Una verità cruda sulla condizioni dei disabili è la seguente. Una vita umana degna può essere garantita ai disabili in forma diversa da due tipi di società differenti: da una società tradizionale, in famiglie allargate in cui le donne sono dedite all’assistenza di bambini, vecchi e malati, e da una società avanzata e tecnologica, entro un quadro di welfare basato su risorse crescenti. Quando una società avanzata, in cui le donne hanno conquistato diritti e autonomia, smette di crescere economicamente e si impoverisce, in un contesto di famiglie destrutturate e nucleari, e senza reti sociali di protezione, con risorse per il welfare in decrescita, sognare un futuro positivo per i disabili è semplicemente folle. La divisione del compito di assistenza “a metà”, ovvero l’assunzione del peso da parte della componente maschile, in sé giusta e corrispondente alla sensibilità egualitaria nelle relazioni di genere, presuppone tuttavia una coppia stabile ed efficiente alle spalle del disabile. Il problema è che tale coppia in moltissimi casi e per le cause più varie alle spalle del disabile non c’è.
