Intellettuali

Dialogo sulla questione degli intellettuali e di una nuova cultura

 «Io nacqui a debellar tre mali estremi: tirannide, sofismi, ipocrisia.»

 Tommaso Campanella

 

   Caio e Mevio delibano le loro bevande seduti al tavolino di un caffè che si trova nel centro di una grande città del nord. La conversazione non può svolgersi all’aperto, perché la stagione primaverile tarda ad arrivare e il cielo è grigio e piovoso come in autunno. Un ininterrotto viavai di persone che entrano ed escono fa da sfondo ai loro discorsi.  Continua a leggere

La questione dell’unità nazionale

di Eros Barone  

L’Italia sabauda non era la vera Italia, lo Stato nazionale non ha alcuna legittimazione etica e culturale e la rappresentazione del Risorgimento incentrata sulla classica triade ‘Vittorio Emanuele II-Cavour-Garibaldi’ e codificata a livello scolastico dai manuali e dall’insegnamento della storia, è falsa. Con queste affermazioni un ministro della Repubblica, Roberto Calderoli, ha espresso, nel corso di un’intervista televisiva, il suo contributo alla celebrazione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. In realtà, simili prese di posizione dimostrano che la questione dell’unità nazionale sta diventando nel nostro paese la questione più importante e più urgente. In nessun altro paese sarebbe concepibile che un ministro si dissoci in maniera così plateale dalla celebrazione della nascita dello Stato che è chiamato a governare. Continua a leggere

Il ‘caso Gomorra’

 di Eros Barone

  Nel discutere del ‘caso Saviano’ sembra inevitabile l’oscillazione tra i due estremi del ‘politicamente corretto’ e del ‘socialmente scorretto’, anche se, lo confesso, io propendo per quest’ultima posizione, che mi sembra, dal punto di vista dialettico, più produttiva (così come l’iconoclastia è più stimolante dell’idolatria). Posta questa premessa, mi sembra importante chiarire (non tanto il ‘caso Saviano’ quanto) il ‘caso Gomorra’, ossia i limiti entro cui è possibile riconoscere la paternità letteraria di un testo che è stato sottoposto ad un massiccio lavoro di ‘editing’. Continua a leggere

Dialogo sulla Lega Nord

Caio: buondì, caro Mevio! Che ne dici se oggi proviamo ad affrontare un tema che l’altro giorno, quando ci siamo intrattenuti sullo stato della politica nel Bel Paese, abbiamo soltanto accennato?

Mevio: provo a far mente locale, caro Caio. Forse ti riferisci al fenomeno del leghismo?

Caio: hai indovinato. I successi elettorali riportati da questo partito di estrema destra perfino nelle regioni un tempo definite ‘rosse’ e la capacità di influenzare la politica nazionale e di catturare il voto operaio impongono una disàmina tanto più accurata di questo fenomeno quanto maggiore è la nostra consapevolezza che la ricostruzione della sinistra e, all’interno di quest’ultima, di un partito comunista adeguato alla fase storica, passa anche attraverso la capacità di sfidare la Lega sul suo terreno, riconquistando posizioni al nord, nelle zone più industrializzate e, quindi, strategiche del nostro paese. Continua a leggere

Dialogo sul senso delle catastrofi

   di Eros Barone

Questa volta, il dialogo fra i due impagabili amici si svolge di pomeriggio, mentre il sole gioca a nascondino con le nuvole, in un parco pubblico ricco di prati ondulati e di alberi nostrali ed esotici da cui salgono e scendono graziosi scoiattoli che sembrano voler approfittare a fini lùdici della pausa che si è venuta a creare nel clima rigido della stagione. Il parco si trova all’inizio della riviera di Levante, è delimitato a settentrione da ripide colline punteggiate di olivi e a mezzogiorno dal mare, la cui superficie, che si intravede al di là delle siepi di pitosforo, fra i rami dei pini marittimi, ha un colore grigio scintillante e appare increspata dal lieve vento di una giornata invernale meno fredda di quelle che l’hanno preceduta. Continua a leggere

Il sarto di Ulm

“Il sarto di Ulm”: la storia del Pci narrata da Lucio Magri

di Eros Barone

    Il saggio di Lucio Magri sulla storia del Pci nel secondo dopoguerra (“Il sarto di Ulm. Una possibile storia del Pci”, il Saggiatore, Milano 2009) rivela, in primo luogo, una grande capacità narrativa, che prende forma e corpo attraverso lo stile che caratterizza la scrittura dell’autore. Uno stile grazie al quale, per usare la formula adoperata dal grande critico letterario Francesco De Sanctis, “la forma è la cosa stessa”. Questo stile esprime infatti una forma peculiare di rigore, fondata su una vera e propria “disciplina della memoria”, che consente a Magri di coniugare in modo originale, senza compiere alcuna forzatura, il carattere soggettivo della sua autobiografia politico-intellettuale con l’oggettività di una ricostruzione storica robustamente documentata. Continua a leggere

Il problema dell’identità nazionale

La lingua e la letteratura italiana  come chiavi dell’identità nazionale

di Eros Barone

    La lingua letteraria è stata uno straordinario strumento di coesione, capace di gettare ponti sulle molteplici rotture che hanno segnato la storia italiana. Qui è facile constatare che, accanto a processi di unificazione, si sono  manifestati altrettanti processi di diversificazione regionale o locale, che hanno dato luogo alla policromia di un panorama tematico e linguistico che non ha eguali e caratterizza la nostra letteratura (e la nostra cultura) in modo inconfondibile. Continua a leggere

Considerazioni di un impolitico

  

di Eros Barone

Nelle sue “Considerazioni di un impolitico” (1918) Thomas Mann ha diagnosticato con acutezza straordinaria il ‘male oscuro’ che corrode la fibra intellettuale e morale del nostro paese. Il dannunzianesimo politico, che allora prefigurava il successivo mussolinismo, e oggi il berlusconismo sono, infatti, le superfetazioni politico-culturali di quel nesso contraddittorio fra arretratezza e modernità, che la storia e l’antropologia italiane hanno prodotto e riprodotto con un tasso più o meno alto di volgarità, rozzezza, pacchianeria e, ‘last but not least’, di violenza reale e simbolica. Un merito non secondario di Mann, che certo deriva dalla sua ottica elitistica, è la chiarezza analitica con cui il grande scrittore tedesco ha individuato, nelle democrazie tardive della Germania e dell’Italia, la presenza delle  pulsioni populistiche verso il dominio oclocratico: il nazifascismo come dittatura del capitale finanziario e come ‘sole nero’ dei poveri e degli emarginati. Continua a leggere

Eros e Priapo

Di Eros Barone

Carlo Emilio Gadda scrive “Eros e Priapo” (sottotitolo: “Da furore a cenere”), uno dei suoi libri più originali, nell’immediato dopoguerra. Si tratta di una specie di saggio sulle motivazioni psicologiche profonde che permisero al fascismo di durare vent’anni. Al centro di questa interpretazione sessuologica della figura del Duce vi è la rabbia dell’ingegnere-scrittore di fronte alla fenomenologia della sconfitta del Logos (la ragione) da parte dell’irrazionale, del disordine, dell’italica insipienza. Continua a leggere