Dialogo sulla questione degli intellettuali e di una nuova cultura
«Io nacqui a debellar tre mali estremi: tirannide, sofismi, ipocrisia.»
Tommaso Campanella
Caio e Mevio delibano le loro bevande seduti al tavolino di un caffè che si trova nel centro di una grande città del nord. La conversazione non può svolgersi all’aperto, perché la stagione primaverile tarda ad arrivare e il cielo è grigio e piovoso come in autunno. Un ininterrotto viavai di persone che entrano ed escono fa da sfondo ai loro discorsi. Continua a leggere
