Di sacrifici umani nella Bibbia vi sono numerose tracce. Tralasciando la nota vicenda di Isacco e delle sue innumerevoli interpretazioni, non mancano elementi che rimandano alla pratica del sacrificio fondatore, diffusa in tutto il mondo. Ad esempio, in Giosuè 6, 26: – In quella circostanza Giosuè fece giurare: «Maledetto davanti al Signore l’uomo che si alzerà e ricostruirà questa città di Gerico! Sul suo primogenito ne getterà le fondamenta e sul figlio minore ne erigerà le porte!». Cui segue, completando la vicenda, I Re 16, 34: – Nei suoi giorni Chiel di Betel ricostruì Gerico; gettò le fondamenta sopra Abiram suo primogenito e ne innalzò le porte sopra Segub suo ultimogenito, secondo la parola pronunziata dal Signore per mezzo di Giosuè, figlio di Nun.
Qualsiasi sacrificio, anche quello fondatore, esprime una logica, che è sempre la stessa: se vuoi ottenere qualcosa dalla divinità, devi a tua volta offrirle qualcosa. Se vuoi una cosa importante devi darle una cosa importante, e dare alla divinità è sacrificare. L’offerta che vale ha sempre carattere sacrificale. Questa logica si può osservare anche nel cristianesimo, e in particolare nel cattolicesimo, massime in quello popolare. Dal sacrificio non si esce, non ne escono nemmeno gli illuministi e i liberali, anche se non se ne accorgono. La differenza che Gesù mette definitivamente in luce, l’unica, è quella tra il sacrificio dell’altro da sé, finalizzato alla potenza del sé e alla sua autoconservazione, e il sacrificio di sé, libero dall’egoità, dall’autocompiacimento e dal masochismo, puramente animato dall’amore verso l’altro da sé, che nulla chiede per se stesso, e che offre molto, o tutto, anche se sa che non ne ricaverà nulla.
Ben detto, caro Fabio.
Davvero, apprezzo la sintesi, con cui, in poche righe, metti a fuoco la vera novità del cristianesimo. E la sua unicità nel panorama delle religioni.
Mi sembra che la “invenzione” del sacrificio di sè, prima ad opera del Figlio-Verbo, e poi da parte dei Cristiani (martiri e non) abbia informato di sè due millenni di storia e di civiltà. Fino a far parte quasi implicita anche delle filosofia “atee”, illuminismo e socialismi compresi.
Un ruolo tanto implicito e sottinteso che oggi, nel ribaltamento degli stili di vita e dei codici di comportamento considerati leciti e normali, piochi si accorgono che viene progressivamente a scomparire. Da implicito a evanescente; da sottinteso a sotterrato. Nel disinteresse di molti, a danno di tutti.
Gli animali si uccidono per sopravvivere e tutto il resto è criminale, non occorre filosofeggiare ne girare intorno alla devianza umana alla quale va tagliata la testa.
I martiri sono persone deviate che vanno indirizzati nei manicomi.
cristiani sanguinari e visionari probabilmente stanno pagando per il sangue che hanno versato per odio e ossessione.
sono figlia della cd nobile ragione e condanno a morte ogni forma di devianza iniziando dalla pedofilia.
Grazie dell’attenzione. Personalmente, temo che la violenza possa infiltrarsi in qualsiasi posizione culturale: l’illuminismo ha anch’esso la sua dialettica…