Taccuino di prigionia 28

15 Aprile 1944. Ieri sera ho visto Bazzano Franco da Spezia, compagno di corso A.A.U.U. Aderente dai primi giorni di ottobre. Commercia coi Francesi del Block vicino. Ha promesso a me e Luciano Salamon sigarette americane. Ho conosciuto Maschio, sten. Bersaglieri da Gaiarine. 2 altri da Motta di Livenza e Oderzo.

Da alcuni giorni siamo sprovvisti di sigarette. Anche Bosello, che ci faceva fumare di tanto in tanto, ha finito il tabacco.

Anche stasera ho digiunato. Infatti tutti i giorni in cui non ci sono due ranci mi “sbaffo” tutto il pane al mattino e a mezzogiorno la sbobba. Poi fino al giorno dopo «cinghia».

Ieri sul “Giornale di Adria” “Adria Zeitung” abbiamo letto del bombardamento terroristico di Treviso. Prego Iddio che tutti i miei cari e parenti siano salvi.
Sembra che anche Mansuè sia stato bombardato e dicono anche Canizzano.
Dio non lo voglia.

Ho assistito a molti giochetti che ufficiali per passare il tempo cercano nelle ricordanze di bimbi e mettono in atto. Stasera giocavano a “scalon” con la “patta” e ad occhi chiusi facevano “am” “salam”.

Ieri sono stato tutto il pomeriggio a torso nudo a prendere sole.

16 Aprile. Un fringuello saltella sull’erba misera e sciupata. Un maggiore della baracca dirimpettaio ammazza i pidocchi. Il cielo è grigio da stamattina. Mi hanno annunciato un pacco. Ricordo le gite a Cornuda e bevo birra. Forse domani si fuma! W! W! Ho letto “Tacito” di Emanuele Giaceri, ed. U.T.E.T. “I grandi italiani”. Libro della biblioteca del campo appena costituita con volumi inviati dalla Croce Rossa Italiana.

Ieri ho ricevuta una lettera di papà in data 11/1/44. Ciro impiegato al Ministero C.C.P.P. e Tomaso all’Uff. Agricoltori.

22 Aprile. I giorni passano, le settimane si susseguono e noi restiamo qui rinchiusi tra speranze che si dileguano, pessimismi che riaffiorano e notizie sensazionali ed intermittenti.
Ieri fu commemorato il Natale di Roma da un semplicissimo discorso del Ten. Col. Maione. Pioveva ed abbiamo cantato.
È tornato l’altro ieri il cap. Ruboli da Milano. Anche Regolo tornò in prigionia dopo di essere stato a Roma.
Quante cose si dicono di Ruboli e di quel che dovrebbe fare a Berlino dove andrà tra giorni!

Ho mangiato con Tiveron e Bosello il risotto fatto ieri sera con la roba del pacco: ottimo!

Ho qualche dolorino al fegato e mi sembra di avere gli occhi un po’ gialli. Voglia Iddio che non sia l’itterizia!

Ho trovato ancora Bazzano. Continua a fare commercio coi francesi nonostante la proibizione severa e le “retate” che gli ufficiali dei carabinieri hanno fatto. Il ten. Gaio, ex alfiere dei moschettieri del Duce, incaricato per Pulizia del Campo, ha detto di avere malmenato 2 ufficiali che facevano commercio al reticolato.

Qui, quasi ogni giorno, il cap. Vinzia dell’ufficio Assistenza mette all’asta sigarette sequestrate e gallettine francesi. Oggi 5 gallettine 15 marchi. 2 sigarette 14 marchi. Roba da matti!

 

Un pensiero su “Taccuino di prigionia 28

  1. Quanto devono essere state dure tutte queste giornate. Leggendo lo si intuisce, ma non si capirà mai fino in fondo cosa hanno provato coloro che le hanno vissute personalmente

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