Caro Guido, tu non sai di essere autistico. Tu non sai di avere un ritardo mentale gravissimo, che non ti permette una vita sociale, non ti consente di comprendere una storia, di leggere, di parlare. Tu non sai di non avere coerenza centrale, di vivere in un mondo di dettagli, in cui quello che a te appare vitale per noi non ha senso. Tu non sai di essere iperattivo, e di costituire un grave fardello per la tua famiglia, che per te ha rinunciato a tutto o quasi. Tu non provi gratitudine, ma non sai nemmeno cosa sia l’ingratitudine, perché non hai teoria della mente, e non puoi metterti nei panni degli altri. Tu non sai che le tue ossessioni e compulsioni rendono la vita difficile a tutti. Tu non sai di non essere più un bambino, non hai la minima idea di quello che vuol…
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