Capri espiatori, sempre

La ricerca di un capro espiatorio per le proprie sventure, cui addossare la responsabilità dei mali che colpiscono gli umani, è una tendenza arcaica. Questa tendenza si manifesta nella tribù amazzonica i cui membri intendono la morte di uno di loro come possibile solo per cause non naturali, e quindi la attribuiscono a malefìci operati da membri di una tribù vicina; questa tendenza si manifesta nel contadino medievale che dell’epidemia di colera accusa l’ebreo che avvelena i pozzi. Questa tendenza oggi si manifesta nel credente antivaccinista, che accusa come responsabili dell’autismo di suo figlio Big Pharma, le Multinazionali, la Medicina Ufficiale, il Sistema Sanitario. Infatti, anche solo l’individuazione di un responsabile umano del proprio male, qualcuno da odiare come proprio nemico,  è in realtà una forma di sollievo: il nostro nemico è là, è grosso e cattivo, ma noi possiamo combatterlo con tutte le forze. Ma, ahimè, ci sono molte persone che fanno il suo gioco, che combattono l’idea che l’autismo sia causato dai vaccini: costoro sono o ingenui e disinformati, oppure (cosa che agli antivaccinisti arreca piacere, perché possono prendersela con persone con nome e cognome, e non con entità piuttosto astratte, come le Multinazionali) sono collaborazionisti, in malafede, al servizio del nemico. Uno di questi venduti, nel suo piccolo, è Fabio Brotto. E dunque giù accuse e insinuazioni.

Si noti che mai gli antivaccinisti possono citare delle ricerche scientifiche serie, fatte rispettando il metodo scientifico ed i suoi protocolli, per il semplice fatto che nessuno studio ha mai potuto stabilire un nesso fra vaccinazioni ed autismo. Ma tanto più labile l’apparato scientifico e più screditati i personaggi che sguazzano nella disperazione delle famiglie proponendo terapie senza valore, tanto maggiore è la passione, quasi religiosa, con cui gli antivaccinisti si scagliano sui loro avversari. Infatti il vaccino è qualcosa che corrisponde benissimo ad uno dei terrori più profondi degli umani, che nei secoli ha scatenato le fobie più terribili e le reazioni più devastanti: il terrore dell’avvelenamento. L’idea che un essere malvagio mi inoculi un veleno per farmi morire. Non a caso il serpente e lo scorpione hanno la fama che hanno, e il ruolo simbolico. Ma si noti che farmakon in greco significa contemporaneamente veleno e medicina, che il simbolo di Esculapio è un serpente arrotolato intorno ad una verga, e che il  farmakos è una persona cui veniva assegnato il ruolo di capro espiatorio. Coincidenze non casuali.

2 pensieri su “Capri espiatori, sempre

  1. Anche la guerra batteriologica, se è per quello. Non sono un idolatra della tecnoscienza, tutt’altro. E comunque quella dei coloni americani non era ricerca scientifica: se uno avesse vaccinato le popolazioni amerindie contro il vaiolo avrebbe anche contrastato la colonizzazione…

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