The Scenic Imagination (Stanford, University Press, 2008) è l’ultimo libro di Eric Gans. Il sottotitolo è Originary Thinking from Hobbes to the Present Day. Non posso fare a meno di sottolineare molti passaggi, meditarli, e farne oggetto di post. Nel frattempo, sto traducendo uno scritto di Andrew Bartlett, Tre affermazioni sull’Essere di Dio sulla base dell’idea antropologica di Dio, che presenta interessanti riflessioni e spunti sul possibile rapporto tra teologia e antropologia generativa.
La razionalità del sistema dello scambio che viene percepita rende meno necessario il controllo centrale del desiderio. Con l’emergere della moderna società del mercato, la desacralizzazione raggiunge il punto in cui la comunicazione collettiva con la volontà centrale che noi chiamiamo religione non gioca più un ruolo fondamentale nelle vite di larghi settori della società e perfino di intere nazioni. In alternativa, il “Dio personale” che incarna la volontà centrale può adattarsi a questa razionalizzazione, la quale dal canto suo non può mai eliminare del tutto la violenza potenziale del risentimento, razionalizzando il sacrificio stesso come caritatevole rinuncia alla soddisfazione al servizio degli altri in luogo del violento rinnovo dello sparagmos. Parlando alla buona, questi due adattamenti alla razionalità moderna sono rispettivamente quello dell’Europa Occidentale e quello degli Stati Uniti. (p. 5)