Se qualcuno è interessato ad una meditazione sul cristianesimo come non-religione, qui può scaricare un mio scritto.
http://bibliosophia.homestead.com/LA_MIA_NON_RELIGIONE.abw
Note
Cattolicesimo

CATTOLICESIMO: una religione i cui contenuti patriarcali, elaborati da menti maschili, sono trasmessi ai bambini per via prevalentemente femminile: mamme, nonne, catechiste.
(Tela di Beatificazione di santa Caterina Volpicelli, proclamata santa nel 2009 da papa Ratzinger – col solito Cristo oleografico-celtico).
Addio, Theo Peeters

Tristissima notizia, quella della morte di Theo Peeters. Si è spenta ieri una delle luci che hanno illuminato l’autismo, facendolo vedere in tutta la sua varietà e complessità, con un approccio scientifico e insieme umanistico. Peeters si era laureato in lettere e filosofia, e aveva conseguito un master in neurolinguistica e un altro in comunicazione umana. La sua formazione gli ha consentito di vedere quello che molti altri nel campo dell’autismo non vedevano e non vedono. I suoi libri sono pietre miliari. Ho avuto modo di incontrarlo un paio di volte, e di ascoltarlo. Un caposcuola e un maestro. Una perdita gravissima.
Micronote 68

- DEMONI. Mefistofele non è più disponibile, si offrono solo demoni flaccidi e ignoranti.
- CULTURA, LIBERTÀ. L’equazione cultura = libertà mi piace, così come mi piacciono gli slogan del tipo più libri più liberi, e tuttavia bisogna ammettere che si tratta di un’equazione altamente problematica, perché in innumerevoli occasioni nel corso della storia uomini colti sono stati servi del potere, e hanno amato più i vantaggi della servitù che i rischi della libertà. Vale anche per le nazioni: la Germania nel 1933 era la nazione più colta d’Europa. Ma, come spesso accade, quando si osserva una idea da vicino, questa si annebbia gradualmente, si sfilaccia e perde significato, diventando sfuggente e inafferrabile. Vale anche per quella di cultura e per quella di libertà, e per la loro relazione.
- EQUILIBRIO NATURALE. Errano assai dal vero coloro che pensano la natura come uno stato di equilibrio meraviglioso, che solo l’azione umana turba e sconvolge. Se fosse così, ci sarebbero ancora i dinosauri. Anzi, non vi sarebbe nulla.
- IN SITUAZIONE. Tra il giusto e l’ingiusto la linea è sottile. A destra e a sinistra cani latranti. La tolleranza si muta in sopruso. Ogni concetto diventa confuso. Fino a che punto l’Italia è civile?
- GRAMMATICA. La nostra crisi è anche una crisi grammaticale. Si sta perdendo la distinzione tra participio presente e participio passato: si confondono migranti e immigrati. L’indifferenziazione, matrice di violenza, dilaga ovunque. Una democrazia confusa inevitabilmente degenera in tirannide. L’Italia è confusa.
- TRIADE. Oltre alla violenza, due altre cose mi disgustano: pornografia e calcio.
- FRUTTI. I giornali sembrano aver dichiarato guerra alla ragione. La quale, in verità, da tempo non va più di moda nemmeno tra gli intellettuali, e nella mentalità comune viene vista come cosa spregevole: ovunque da decenni si esaltano sentimenti e passioni. Ora si raccolgono i frutti, alè.
-
DISCRIMINE. Mi chiedo dove sia il punto passato il quale un giornalista si muta in pennivendolo.
- ANTI-CAPITALISTI. Le persone che più mi fanno ridere oggi sono quelli che si dichiarano anti-capitalisti. Non per la loro frequente incoerenza rispetto ai nobili principi professati, e nemmeno per la debolezza delle loro argomentazioni, in cui prevale lo slogan. No, mi fanno ridere perché non sanno vedere una realtà evidente: che senza capitalismo, privato o di stato, non c’è industria né civiltà industriale, non c’è modernità. Studiate almeno la parabola della Cina comunista, non rimanete fissati solo sull’Occidente, ingenue creature!
- CORAGGIO INTELLETTUALE. Perché il coraggio intellettuale è così raro? E perché così infrequente è il coraggio degli intellettuali? In questo ceto prevalgono di gran lunga il conformismo, lo spirito di gregge e la codardia. Se ne avessi il tempo e la forza, mi diletterei a scrivere un trattatello Del coraggio fisico e di quello intellettuale. Poiché in tutta la mia vita ho constatato il primo essere molto più abbondante e diffuso del secondo. Troverai molti più uomini pronti a battersi contro la polizia in assetto di guerra che membri del ceto intellettuale pronti ad affrontare apertamente uno scontro col proprio superiore, o con chiunque essi avvertano come in grado di nuocer loro. Perché tanti tra insegnanti, e cattedratici vari siano affetti da codardia congenita, non lo so. So però che Platone sosteneva giustamente che la vigliaccheria è generatrice di ogni altro vizio. E certo il mondo è pieno di persone che hanno paura delle ombre, e nella loro mente danno sostanza alle cose che non sono, e le temono. E non temono invece ciò che è reale, realissimo, che è dentro di loro e corrode il loro spirito e la loro mente.
- PATHOS DELLA DISTANZA. Quella di essere un adulto in mezzo a una torma di bambini analfabeti e capricciosi, una strana sensazione. L’ho sempre avuta.
- SOLO. La politica è sempre stata anche propaganda. Ora è solo propaganda. Amen.
- INVERSIONE. Le colpe dei figli ricadono sui padri.
- DESIDERARE. La natura del desiderio è rivelata da questa impossibilità: non si può desiderare quel che già si possiede.
- LINGUAGGIO. Un giorno i discepoli dissero al Maestro: – Insegnaci qualcosa sul linguaggio che dobbiamo parlare!
Il Maestro chiese loro : – Secondo voi è meglio essere schiavi di un uomo nobile e virtuoso o di un uomo miserabile, gretto e violento?
Rispose uno dei discepoli: – Di un uomo nobile! Infatti i nobili virtuosi non si curano di rimarcare ad ogni passo la loro superiorità sui servi, come invece fanno gli ignobili, con angherie e soprusi di ogni genere, e li trattano affabilmente, come gente della propria casa.
E dunque, – disse il Maestro, – finché potete scegliere il linguaggio che parlerete, adottatene uno nobile e puro, perché il linguaggio che parlerete sarà il vostro padrone e signore per sempre. - POEMA. Voglia di maledire in me si è spenta. (poema monostico)
- PULVIS. Ogni granello di polvere si sente il centro dell’Universo.
- UNA LEGGE. Ogni secessione genera sempre nuove minoranze.
- ILLUSIONE. Attraverso la demo-illusione stiamo passando dalla democrazia alla demonocrazia.
-
PATET. Tra una mente aperta e una mente confusa c’è una bella differenza, oscura alle menti confuse, appunto.
(E)MIGRANTI

Sogno americano

Nei primi 45 giorni del 2018, nelle scuole statunitensi sono già avvenute 18 sparatorie. Nicholas Cruz, diciannove anni, è l’autore dell’ultima, ma ce ne saranno ancora e ancora: è evidente che non basta la disponibilità delle armi a causare le stragi, occorre una pulsione omicida, e questa sembra abbondare negli USA. E anche è evidente che nel mondo non esiste nulla di paragonabile alle scuole americane, e che in nessun luogo del mondo, che non sia zona di guerra, andare a scuola è più pericoloso che negli USA. Precisiamo: primo, non sono affetto da antiamericanismo; secondo, non provo orrore per le armi: il mio primo fucile da caccia l’ho avuto a 18 anni. Nondimeno, il Sogno Americano lo lascio volentieri a qualcun altro.
GLOBALIZZAZIONE

Globalizzazione significa anche che Shangai e Tokio sono vicinissime a noi. Ucraina, Libia e Siria sono lontane. Kabul è lontanissima, lo Yemen è su un altro pianeta. Il Congo, come al tempo di Joseph Conrad, semplicemente non esiste. Vediamo sfocato e lontano ogni luogo di guerra.
Non vi è stata globalizzazione della prossimità.
Cemento e Prosecco
![]()
ANTIPOLITICI

Quelli che, convinti erroneamente di essere per essenza migliori dei membri della classe politica, vivono in uno stato di indignazione permanente, pronti ad accendersi come cerini su Facebook, mi appaiono spregevoli. Non sono in nulla moralmente differenti dalle masse che si affollavano intorno alle ghigliottine durante il Terrore, salvo che per la loro debolezza di carattere, orrore del sangue reale e vigliaccheria personale. Sono immaturi, bambini non completamente cresciuti. Vero, ma quanto sono responsabili di questa loro condizione, così diffusa da rappresentare la quasi totalità?
Io penso questo: lo sviluppo delle società avanzate ha messo sotto gli occhi di tutti gli umani la loro radicale uguaglianza strutturale, il fatto che, al di là di tutte le differenziazioni di cultura, ricchezza e capacità personali, essi non sono che scimmie iper-mimetiche e violente, in cui ogni membro del gruppo è mosso da un impulso a porsi al suo centro e insieme a promuovere il linciaggio di chiunque altro intenda fare la stessa cosa. Questo è il paradosso costitutivo dell’umanità, ed esisterà sempre finché vi saranno esseri umani. I social non fanno altro che amplificarlo. Non ne esiste una via d’uscita definitiva, sono possibili solo rimedi parziali e momentanei. Quasi tutti, ovviamente, si rifiutano di prendere atto di questa loro natura, e anche questo misconoscimento è parte essenziale dell’umano, che però, a causa della sua natura paradossale, secerne continuamente da sempre anche un parziale antidoto: la sapienza.
Catalogna

Fioca appare sui media la voce dei Catalani che non vogliono l’indipendenza e che non condividono l’avventurismo del loro governo regionale. In queste situazioni pre-caotiche la voce più forte è sempre quella degli estremisti e dei semplificatori a oltranza. Chi è deciso trionfa, anche se è in minoranza, hanno sempre pensato fascisti e comunisti. Anche perché – eredità romantica ancora attiva nelle menti europee – chi è deciso per dono divino interpreta ed esprime la volontà del popolo. E il popolo catalano vorrebbe l’indipendenza, anche se al referendum ha partecipato solo il 38% degli elettori… Qui la democrazia formale è andata a farsi benedire, insieme alla sostanza. Perché la sostanza della democrazia sta nella forma in cui viene esercitata, e non nella mistica del popolo. Quando si irride alle forme e alle garanzie dello stato liberale, si apre la strada alle baionette.
