Micronote 64

gufin

  1. SCELTA. La vostra libertà di scelta è questa: da cosa preferite che sia intossicata la vostra anima?
  2. TAVOLO. La classe media occidentale sta avvertendo un impulso irrefrenabile a ribaltare il tavolo, e non appaiono all’orizzonte forze che possano impedirlo. Il tavolo cadrà, i piatti andranno in pezzi, le ricche pietanze finiranno per terra, e il vino si spargerà. Sta per accadere, mentre dietro l’angolo guerre interminabili continuano, e altre si preparano, e gli Italiani parlano e parlano, gridano e gridano.
  3. I fantasmi generano realtà molto solide, a volte.
  4. DUALISMO. Anche nella Chiesa di oggi continua lo scontro tra Gesù e i Dottori della Legge. E continua in varie forme anche nell’anima di ogni cristiano.
  5. PENA DI MORTE. Pongo una questione insolubile. Che la vita umana sia sacra e intangibile è convinzione diffusa nelle nostre società europee, ma come salvaguardare questa sacralità di fronte alla violenza omicida? Si può sostenere che la vita è sacra, e poi irrogare a chi ha cancellato, magari atrocemente, una o più vite qualche anno di carcere per rimetterlo in libertà in nome del valore rieducativo della pena? Questo non significa cancellare dall’orizzonte sia l’atto omicida che la vittima? Forse, a livello più generale, anche osservando i recenti fenomeni politici emergenti, si può concludere che il principio che oggi governa la nostra civiltà sia quello dell’oblio.
  6. ANTISEMITISMO. L’antisemitismo è come Proteo: assume sembianze sempre nuove, cambia il tono della sua voce, ma mantiene intatto il nucleo della sua identità. Dovremo lottare contro di lui fino alla fine dei secoli.
  7. ATTUALIZZAZIONE. Diceva loro mentre insegnava: “Guardatevi dai preti, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere il primo seggio nelle chiese e i primi posti nei banchetti.” (Marco 12,38-39)
  8. Lo scontro tra opposte demagogie per uno stato è la massima sventura, la via più sicura verso la catastrofe.
  9. LEX NATURALIS. Una popolazione di omuncoli sarà infine governata da energumeni: è pura legge naturale. Ci siamo.
  10. La Sinistra ha tante anime, dicono. Ma il problema è che, sempre incinta, ne partorisce continuamente di nuove.
  11. SVENTURA. Le sventure non si affrontano con la rabbia, che è un sentimento distruttivo, e che io non provo. Ma la sventura è la sventura, e va riconosciuta in quanto tale: essa sovente non coincide con l’intenzione di qualcuno o con una qualche colpa, può essere del tutto casuale e imprevedibile. Ciò non toglie la sua realtà di sventura, e la realtà che gli umani si dividono in due grandi categorie: una, più ampia, racchiude quelli che hanno bisogno di consolazione e mitologie consolatorie prima di tutto, l’altra quelli che hanno anzitutto bisogno di conoscenza, e la ricercano in tutti i modi. Io appartengo a questa categoria.
  12. SINTESI STORICO-TEOLOGICA. La storia del Cristianesimo condensata in quattro parole: Grassi Episcopi vs Emaciati Anacoreti.
  13. Il mondo in cui viviamo non è l’habitat ideale per un intelletto geometrico, diciamo.
  14. LACANISMUS. Non c’è niente da fare: ogni volta che ascolto un lacaniano che parla nella sua lingua lacanista infarcita di lacanismi faccio necessariamente l’esperienza del contatto con la menzogna trascendentale assunta a criterio della verità.
  15. RELATIVISMO CULTURALE. A Treviso per distinguersi dalla massa bisogna guidare una vecchia Panda. Al volante di un SUV sei uno come tutti.
  16. SCUOLA. La crisi della scuola italiana continuerà inarrestabile finché non vi sarà un consenso generale sul fattore fondamentale del degrado: il dominio ideologico assoluto e incontrastato della PSICOPEDAGOGIA BUROCRATIZZATA. Poiché questo consenso non vi sarà, quel dominio continuerà fino al crollo definitivo del sistema dell’istruzione, i cui segnali sono già evidenti.
  17. TERRORISMO. Nell’epoca del terrorismo mediatizzato i media assumono necessariamente una funzione terrorizzante, cioè quella di canali dello spargimento del terrore. Così avviene che un solo uomo, con una normale automobile e un coltello, uccidendo tre persone e ferendone altre – un’azione che potrebbe compiere chiunque – possa gettare nel panico un intero continente. Siamo nell’era dell’Undici settembre polverizzato.
  18. STUPIDITÀ. La storia non procede per copie perfette, ma per analogie. Quella che rimane sempre uguale a sé stessa nel suo nucleo incorruttibile, inalterabile e indefettibile è la stupidità umana.
  19. CRITICI. Mi sono sempre chiesto dove stia la ragione profonda del mio scarso amore per i critici letterari. Forse sta nella loro prosopopea, nella loro smisurata presunzione, nella loro mancanza totale di auto-critica. O forse sta nel fatto che quando un irresistibile impulso li spinge a farsi essi stessi narratori partoriscono petulanti aborti?
  20. MONOLATRIA. Una parte sostanziosa del monoteismo corrente nel mondo è pura e semplice monolatria, cioè idolatria di un unico ente prodotto dalla fantasia sociale. Mentre sotto l’etichetta di monoteismo allignano anche infinità di idolatrie di oggetti plurimi. Così monoteismo è un significante vago e sovente distorto, e in realtà del tutto incomprensibile ai più.

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