Micronote 35

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  1. A Treviso ovunque, in ogni angolo, lungo ogni canale e fossato, sono visibili quelle scatole di plastica che servono a distribuire veleno ai ratti. Dei ratti avvelenati e delle loro sofferenze nessuno si preoccupa, perché sono grigi e fanno schifo alla gente. Quando invece i ratti si trasformano in topi, che sono bianchi e paciosi nei laboratori, allora gli animalisti li riempiono di diritti. Mi sa che vi sia qualche forma di discriminazione, diciamo.
  2. Tutti coltivano il proprio orticello. Alcuni non sanno di averlo, ma lo coltivano ugualmente, come sonnambuli.
  3. Chiunque in Italia pensi realmente che il suo partito o movimento otterrà più del 50% dei voti alle elezioni politiche è pazzo.
  4. A Gesù piaceva il pesce (come cibo). Su questo fatto, e sul suo non-vegetarianesimo, il Nuovo Testamento è chiaro.
  5. Da bambino odiavo il carnevale e le maschere, da adolescente mi facevano orrore e trovavo ridicoli quelli che si dimenavano in massa a suon di orribile musica. Qualcuno deve avermi vaccinato contro il mimetismo delle folle.
  6. “Se Rete significa mettere in circolazione tutto, si deve sapere che nel tutto c’è il meglio e il peggio” disse La Palice.
  7. Lo Stato italiano ha bisogno del gioco d’azzardo come un bambino del latte materno. Perché lo Stato italiano fin dal suo inizio è stato un gioco d’azzardo.
  8. Un complotto per diffondere l’idea che dietro l’idea di complotto vi sia un complotto?
  9. Tenere in ordine la propria mente è un lavoro impegnativo e continuo, e la maggioranza degli umani lo evita.
  10. Vi sono amori che portano alla conoscenza e amori che sprofondano nell’ignoranza più nera.
  11. Molta gente dovrebbe rifare le elementari. Ma quelle di 50 anni fa.
  12. Scheletri van girando, vanamente ricercando i loro armadi.
  13. Si può essere prigionieri del presente, del passato, e anche del futuro.
  14. Gli umani si dividono in due grandi gruppi: quelli che desiderano sommamente permanere nell’essere come enti separati e quelli che bramano oltre ogni cosa la propria estinzione nel tutto.
  15. L’uso dilagante dell’espressione dispregiativa “Rossi chi?”, “Bianchi chi?” ecc. ecc. è un segno di degrado morale da non sottovalutare.
  16. “Poiché la gente non può vivere senza speranza, e nemmeno morire, allora noi la speranza la venderemo: in forma di pillole, fiale e infusioni. Saremo gli imprenditori della compassione”.
  17. La saggezza come accettazione delle contraddizioni dell’esistenza umana.
  18. Un popolo profondamente corrotto ad ogni livello, e soprattutto ai livelli che contano, privo di cultura politica, del senso civico e della responsabilità personale, a chi darà la preferenza alle elezioni?
  19. Nell’ambito della disabilità mentale sembrerebbe ragionevole attendersi che quanto più gravi sono le problematiche del soggetto interessato e della sua famiglia, tanto più intenso sia il coinvolgimento della società e delle strutture socio-sanitarie, tanto più ampie le risorse messe in campo. Invece, chi ha un figlio autistico LF fa esattamente l’esperienza opposta: le risorse e le offerte vanno scemando col crescere dell’età del soggetto e con l’aggravarsi dei suoi problemi.
  20. Giornalistacci mettono insieme quattro stracci e ne ricavano libracci. E poi via di Tv in Tv a fare televendite. Diciamo.
  21. Gesù non fu un sacerdote, e nemmeno un francescano ante litteram. Fu un galileo credente, ma laico, del tutto laico.
  22. Qualcosa mi spinge a pensare che Vito Mancuso sia un furbacchione, ovvero un teologo un po’ troppo sensibile alla brezza dell’epoca, diciamo.
  23. Parlare del “destino della sinistra” è sensato solo se si crede nel destino. Sembrerebbe lecito affermare che il “destino” della sinistra coincida con la sua vocazione essenziale: la sconfitta.
  24. Pensare che il Movimento 5 Stelle sia la cura per i mali dell’Italia equivale a pensare che la cura per un malato grave sia una pistola carica.
  25. Ogni salvatore, in qualunque campo, è sempre una vittima potenziale.
  26. Il caso Malapasqua insegna che a certi livelli più sinecure hai più te ne offrono. Insegna anche che il vero problema in Italia non è la politica per sé, ma quel che vi ruota intorno, e che con essa si mescola e confonde, sì che la politica per sé risulta infine una mera astrazione.

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