- A Treviso ovunque, in ogni angolo, lungo ogni canale e fossato, sono visibili quelle scatole di plastica che servono a distribuire veleno ai ratti. Dei ratti avvelenati e delle loro sofferenze nessuno si preoccupa, perché sono grigi e fanno schifo alla gente. Quando invece i ratti si trasformano in topi, che sono bianchi e paciosi nei laboratori, allora gli animalisti li riempiono di diritti. Mi sa che vi sia qualche forma di discriminazione, diciamo.
- Tutti coltivano il proprio orticello. Alcuni non sanno di averlo, ma lo coltivano ugualmente, come sonnambuli.
- Chiunque in Italia pensi realmente che il suo partito o movimento otterrà più del 50% dei voti alle elezioni politiche è pazzo.
- A Gesù piaceva il pesce (come cibo). Su questo fatto, e sul suo non-vegetarianesimo, il Nuovo Testamento è chiaro.
- Da bambino odiavo il carnevale e le maschere, da adolescente mi facevano orrore e trovavo ridicoli quelli che si dimenavano in massa a suon di orribile musica. Qualcuno deve avermi vaccinato contro il mimetismo delle folle.
- “Se Rete significa mettere in circolazione tutto, si deve sapere che nel tutto c’è il meglio e il peggio” disse La Palice.
- Lo Stato italiano ha bisogno del gioco d’azzardo come un bambino del latte materno. Perché lo Stato italiano fin dal suo inizio è stato un gioco d’azzardo.
- Un complotto per diffondere l’idea che dietro l’idea di complotto vi sia un complotto?
- Tenere in ordine la propria mente è un lavoro impegnativo e continuo, e la maggioranza degli umani lo evita.
- Vi sono amori che portano alla conoscenza e amori che sprofondano nell’ignoranza più nera.
- Molta gente dovrebbe rifare le elementari. Ma quelle di 50 anni fa.
- Scheletri van girando, vanamente ricercando i loro armadi.
- Si può essere prigionieri del presente, del passato, e anche del futuro.
- Gli umani si dividono in due grandi gruppi: quelli che desiderano sommamente permanere nell’essere come enti separati e quelli che bramano oltre ogni cosa la propria estinzione nel tutto.
- L’uso dilagante dell’espressione dispregiativa “Rossi chi?”, “Bianchi chi?” ecc. ecc. è un segno di degrado morale da non sottovalutare.
- “Poiché la gente non può vivere senza speranza, e nemmeno morire, allora noi la speranza la venderemo: in forma di pillole, fiale e infusioni. Saremo gli imprenditori della compassione”.
- La saggezza come accettazione delle contraddizioni dell’esistenza umana.
- Un popolo profondamente corrotto ad ogni livello, e soprattutto ai livelli che contano, privo di cultura politica, del senso civico e della responsabilità personale, a chi darà la preferenza alle elezioni?
- Nell’ambito della disabilità mentale sembrerebbe ragionevole attendersi che quanto più gravi sono le problematiche del soggetto interessato e della sua famiglia, tanto più intenso sia il coinvolgimento della società e delle strutture socio-sanitarie, tanto più ampie le risorse messe in campo. Invece, chi ha un figlio autistico LF fa esattamente l’esperienza opposta: le risorse e le offerte vanno scemando col crescere dell’età del soggetto e con l’aggravarsi dei suoi problemi.
- Giornalistacci mettono insieme quattro stracci e ne ricavano libracci. E poi via di Tv in Tv a fare televendite. Diciamo.
- Gesù non fu un sacerdote, e nemmeno un francescano ante litteram. Fu un galileo credente, ma laico, del tutto laico.
- Qualcosa mi spinge a pensare che Vito Mancuso sia un furbacchione, ovvero un teologo un po’ troppo sensibile alla brezza dell’epoca, diciamo.
- Parlare del “destino della sinistra” è sensato solo se si crede nel destino. Sembrerebbe lecito affermare che il “destino” della sinistra coincida con la sua vocazione essenziale: la sconfitta.
- Pensare che il Movimento 5 Stelle sia la cura per i mali dell’Italia equivale a pensare che la cura per un malato grave sia una pistola carica.
- Ogni salvatore, in qualunque campo, è sempre una vittima potenziale.
- Il caso Malapasqua insegna che a certi livelli più sinecure hai più te ne offrono. Insegna anche che il vero problema in Italia non è la politica per sé, ma quel che vi ruota intorno, e che con essa si mescola e confonde, sì che la politica per sé risulta infine una mera astrazione.

Ottime riflessioni