Mimesis and Science, curato da Scott R. Garrels (Michigan State University Press 2011) reca come sottotitolo Empirical Research on Imitation and the Mimetic Theory of Culture and Religion. Questo testo, di estremo interesse per me, propone dunque un confronto tra la Teoria Mimetica di René Girard e le ultime acquisizioni della scienza sui processi imitativi negli umani e negli animali. Ne emergono un dialogo stimolante e un sostegno importante alla visione girardiana da parte della psicologia sperimentale e delle neuroscienze. Molto significativi sono, tra gli altri, gli scritti di Andrew Meltzoff, lo scopritore delle capacità imitative dei neonati che distrusse l’immagine del bambino come “naturalmente autistico”, e di Vittorio Gallese, il membro più famoso del team italiano che scoprì i neuroni specchio. Il supermimetismo come carattere distintivo della specie umana affermato da Girard trova conferma come realtà neurobiologica. Ugualmente, da esperimenti su bambini piccolissimi, trova conferma sperimentale il versante negativo-violento dell’imitazione postulato da Girard. Insomma, che noi umani siamo creature della mimesi, che il soggetto individuale autonomo su cui è costruita la psicologia classica non esista, che i nostri desideri siano sempre mediati da modelli, che la rivalità emerga già nella prima infanzia, tutto questo non è più solo teoria derivata dalla letteratura ma si sta radicando nell’evidenza scientifica. Ovviamente, il realista Girard ne è molto contento.

Da come lo descrive direi che è un libro molto interessante, ma chissà se saprei veramente comprenderlo…
Tentar non nuoce
Ciao, Pat
In effetti, forse presuppone un po’ di letture precedenti sull’argomento…
Eh, lo avevo immaginato. Grazie :-)
Mi fanno molto piacere queste osservazioni su questo libro che ho letto due o tre mesi fa. Mi sembra molto attendibile, contro le affermazioni sbrigative di certi che considerano fantasie le scoperte sui neuroni specchio.