Come un cielo oscurato in cui balenano luci che possono illuminare o accecare: questo è il libretto Maxima-Minima di Ernst Jünger (Maxima-Minima. Adnoten zum «Arbeiter», 1964, trad. A. Iadicicco, Guanda 2012). Tre citazioni:
Sarà bene tener d’occhio il tipo di persecutore, non il genere di divisione tra i partiti. I partiti cambiano, la persecuzione rimane. La giustizia segue la politica come gli avvoltoi le campagne degli eserciti. Tutti sono coraggiosi rispetto a colui che giace al suolo. [p. 13]
L’ideale del pensatore è che i pensieri si trasformino immediatamente in azioni, come per una formula magica. È questo che distingue il pensatore dal saggio, il quale sa che i pensieri hanno tempo, e che anche quelli che non trovano alcuna risonanza non vanno perduti. [p. 48]
Cane e cacciatore sono sempre a caccia, anche quando riposano, anche quando sognano, anzi: tanto più allora. Perfino in paradiso restano cacciatori: negli eterni terreni di caccia. [p. 70]
Sto scoprendo Jünger proprio in questi giorni…una vera rivelazione!
Ciao Prof., trovo che il secondo paragrafo riferito a pag 48 sia stratosferico, scusa il termine poco consono ma non mi viene il mente altro per dire quanto mi aggrada, ciao Franca