24 novembre 1943. Sono passati 21 giorni. Se ci penso mi sembrano anni. Strano perché altre volte non so convincermi di aver trascorsi tanti giorni in prigionia. Mi par di essere arrivato ieri.
Cosa è successo di bello in questo lasso di tempo. Un concerto diretto da Scellini del Teatro la Scala di Milano. 6 violini. 1 violoncello. Cornetta. Clarino. Fisarmonica, pianoforte. Molto ben riuscito.
Sono partiti tutti gli ufficiali superiori. Sono arrivati altri ufficiali ancora.
L’adunata si fa fuori dalla baracca. Grande miglioramento. 1/4 d’ora di ginnastica al mattino a partire da ieri.
Compera di pane a 300 £ il Kg da parte di Mario.
Visita della Commissione italo tedesca per la propaganda repubblicana. Parlò a noi tutti adunati nel campo sotto una pioggia fitta il col. tedesco Küne e poi il gen. italiano. Alcuni ufficiali aderirono. Ora sono trattati bene con 300 gr. di carne 100 gr. di margarina, 2 sbobbe e 2 uova.
La nostra baracca finisce stasera la punizione (4 sere senza luce). Motivo: modificato l’impianto aggiungendo 1 lampadina. Che fetenti!
Ho avuto fame, proprio fame qualche giorno. Le gambe deboli, la testa vuota, ed il tic tac del cuore che rintronava nel costato. Quanti sogni anche di notte! Si sognano lauti pranzi, o succulenti manicaretti. Ci si sveglia poi con la bocca grama.
A volte mi par proprio di sentire l’aroma e il profumo di cibi saporiti.
L’altra sera mi sembrò perfino di sentire l’odore di latte che bollendo si brucia. Soavi profumi.
Cisi fece una specie di giubbetto io e Mario. Sono in preparazione gli scalfarotti da usare con gli zoccoli olandesi.
A più tardi.
Stasera ci saranno le sigarette. Evviva. Perché non ho detto che qui dentro ci sono ufficiali che vendono sigarette a £ 20 l’una. Farabutti!
quanta verità in questo brano…….