Cats

Spaventosi gli spot pubblicitari di cibi per gatti, con alimenti preziosi su piattini di porcellana. La maggior parte dei gatti domestici vive ormai una condizione di snaturamento totale, subisce una violenza che si pensa buona e affettuosa, e che impedisce all’animale di esplicare la sua natura. Lo castrano, lo costringono in appartamento, gli danno da mangiare solo bocconcini in scatola, lo fanno dormire sul proprio letto, lo considerano una persona, e lo pensano felice. Esistono anche linee di cibi per gatti senza contenuto animale, cioè vegetariane, perché l’anima sensibile dei padroncini non può tollerare che qualche animaletto venga ucciso per nutrire il felino. Che sentimentalismo nauseabondo, che ignoranza ipocrita! E invece il gatto è un formidabile predatore, e solo quando caccia è veramente felice e realizzato, quasi divino, come la foto rivela.   

5 pensieri su “Cats

  1. Sono molto d’ accordo, in linea teorica, ma allora il mondo dovrebbe essere ancora a misura di gatto. Come pure a misura di lupo, per il genere canis. A pensarci bene, poi, non è neppure tanto a misura d’ uomo…
    La domesticazione, tutto sommato, ai suoi albori, è sorta per effetto di reciproche convenienze, fino a sviluppare i profondi scambi affettivi tra uomini e determinati animali.
    Il leone del circo, pur vivendo con gli umani e dipendendo da essi, non sarà mai totalmente addomesticabile. Se con cani e gatti invece succede è perché essi hanno saputo ‘rispondere’ anche a suggestioni potenti, trasmesse loro dall’ uomo, molto simili all’ amore, che, evidentemente, provocano loro grande ‘piacere’.
    Al gatto di casa -per esempio- non è possibile imporre mai la propria vicinanza: la cerca sempre spontaneamente e fino a che la desidera.
    Non dimentica l’ arte della caccia, all’ occasione: il mio orientale, nato e vissuto in cattività, predava efficacemente i topini nel giardino dell’ agriturismo toscano in cui si era in vacanza e me li offriva. D’ accordo, non se ne cibava. Ma c’ è forse da biasimarlo se preferisce i meno pelosi croccantini?

  2. non dovrebbe stare troppo in casa, qualsiasi gatto, qualsiasi animale, verrebbe ucciso dalle abitudini…mentre l’istinto è il loro punto forte.
    Quando avevo la mia gatta Minù, siamese, di notte stava fuori (perdeva un sacco di pelo bianco) e al mattino mi portava regalini davanti alla porta :-)

  3. Est modus in rebus, Morena. Il gatto selvatico (non semplicemente randagio) c’è, anche in Italia. Felis silvestris, una creatura che è difficilissima da incontrare e vedere, più del lupo, una vera tigre in miniatura. Il nostro gatto domestico, come quello della foto, ne mantiene un’impronta. Ma noi non ci siamo limitati alla domesticazione, che è anche dei gatti dei casolari: li umanizziamo, che è altra cosa, ne risucchiamo l’anima, li castriamo, ecc. ecc. E’ troppo.

  4. Volevo regalare a mio nipote (amante degli animali e dei gatti in particolare) questo libro: “La gatta arcibalda e altre storie. Riflessioni sugli animali e sulla natura.” di Adriana Zarri.
    Mi chiedevo se per caso lo avevi letto.
    Un saluto.
    s

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...