L’instancabile promotrice della libertà, la ministra Brambilla, ha promosso un manifesto della coscienza degli animali, che si può leggere qui. Il manifesto appare una summa del sentimentalismo animalista, una congerie di elementi del tutto irrazionali. Che vi abbiano aderito degli scienziati è l’ennesima dimostrazione della parcellizzazione contemporanea dei saperi: uno può essere un genio in una disciplina e uno sprovveduto totale in altri campi. L’uso disciplinare (verrebbe da dire idiota nel senso originario) della ragione convive con l’incapacità di ragionare in termini universali, e porta ad una più generale idiozia. Vediamo dunque alcune affermazioni idiote del manifesto.
Chi rispetta la Vita deve rispettarne ogni forma. Anche il batterio è una forma di vita. Anche lo scarafaggio. Anche il ratto delle chiaviche. Anche la zanzara. Ma la Brambilla non intende lanciare una campagna contro gli insetticidi. Dunque questa affermazione non ha senso.
Chi è crudele con gli animali lo è anche con gli esseri umani. Che questa affermazione sia priva di fondamento è del tutto autoevidente, e gli esempi sono infiniti. Del resto, io stesso sono la prova vivente di ciò: vado a caccia e a pesca, e non sono affatto crudele con gli esseri umani, anzi mi batto per i più deboli, come i disabili. Ma evidentemente qui opera un pregiudizio ideologico, quello per cui animali e uomini sono sostanzialmente uguali.
Gli animali hanno un elevato livello di consapevolezza, coscienza, sensibilità e molti di loro hanno la capacità di sviluppare sentimenti. Gli animali sono una categoria troppo ampia perché questa affermazione abbia un senso. Se fosse vera, anche una mosca avrebbe un elevato livello di consapevolezza. Ma la Brambilla evita di porre delle differenze tra gli animali, perché questo avrebbe conseguenze a valanga sul suo pensiero, e si limita ad alludere al fatto che alcuni di loro avrebbero la capacità di sviluppare sentimenti. Naturalmente, questo non può costituire un indice di superiorità entro il sistema brambilliano, e quindi non si parla di cani, gatti, ecc.
Il primo diritto degli animali è il diritto alla vita. Dunque, tutti gli animali hanno uguale diritto alla vita. Dal lombrico allo scimpanzé. Ma hanno diritto alla vita in assoluto? Oppure relativamente ai limiti imposti dalla relazione tra le specie in natura? Perché in questo secondo caso la sardina non avrebbe alcun diritto da rivendicare di fronte allo sgombro che sta per ingoiarla. Mentre nel primo potrebbe gridare (se fosse dotata di voce e parola) al delitto. Ma se un diritto assoluto alla vita da parte di un animale di fronte ad un altro animale è impensabile, perché dovrebbe sussistere incondizionatamente di fronte all’essere umano?
Infliggere loro sofferenze per crudeltà, o peggio per divertimento, è un atto di violenza e un segno di arretratezza morale che non fa parte del mondo civile. Come non essere d’accordo? Ma “infliggere sofferenze” per gusto sadico è una cosa, uccidere è un’altra cosa. Altrimenti dovremmo dire che qualsiasi uccisione, comprese quelle che avvengono su scala industriale nei macelli, è un’espressione di sadismo. Ma la contadina che tira il collo alla gallina non lo fa per divertimento, e nemmeno il cacciatore si diverte per l’atto di uccidere in sé, altrimenti si divertirebbe anche a sparare ad un fagiano chiuso in una gabbia, il che assolutamente non è.
Non è degno di un Paese civile uccidere per sport, spesso con metodi crudeli, esseri viventi ignari e indifesi. Questo è detto contro la caccia. Ma quali sono i “metodi crudeli”? Se il riferimento è alla fucilata che uccide all’istante, allora molto più crudele è ciò che avviene ai vitelli, che in genere avvertono di essere condotti alla morte. Tra l’altro, il consumo di latte e latticini su vasta scala è reso possibile solo dai parti delle vacche (che altrimenti non produrrebbero latte), con la conseguente necessità che un enorme numero di vitelli sia ucciso e consumato. Altrimenti il ciclo si romperebbe.
Per questo va eliminata la inumana detenzione di animali nei circhi e negli zoo. Mentre in Italia i carcerati sopravvivono con pochi metri quadrati a testa, in condizioni esse sì inumane. E non una parola sui delfinari, dove animali fatti per vivere nelle immense distese marine sono detenuti in spazi per loro miserrimi, ridotti a zimbello dei bambini. Quasi ne fossero contenti e felici.
Per questo deve essere sempre vietato il feroce sgozzamento degli animali da macello senza stordimento e la conseguente agonia per dissanguamento. Ma perché lo sgozzamento sarebbe feroce, e le altre forme di uccisione no? Mi sfugge. Tra l’altro è noto che una certa percentuale di bovini e suini uccisi asetticamente nei macelli quando vengono appesi e squartati non sono ancora morti, cosa che con lo sgozzamento non avviene. Non sarà che per i brambilliani i feroci sono gli Ebrei e i Musulmani?
E in conclusione una perla: Gli animali nascono uguali davanti alla Vita e per questo hanno il diritto di essere rispettati. Alfa ed omega, si torna all’inizio. Dall’elefante alla pulce gli animali son tutti uguali, e anche la zanzara che ti sta succhiando il sangue merita rispetto. Un pipistrello può mangiarne a migliaia, ma tu, umano, non essere sadico!
Fabio va bene sparare agli animali, ma non sulla croce rossa..
Mi sembra che indichi giustamente i limiti di questo manifesto, soprattutto quando parli del pregiudizio ideologico che parifica l’uomo all’animale. che poi pure le scelte vegetariane non mettono al riparo dalla violenza contro gli animali; arare un campo distrugge migliaia di vite per non parlare dei disboscamenti. anche il ghandismo con i suoi limiti quantitativi “mangio poco-così uccido meno” mi sembra pericoloso perchè può fare da spalla al nichilismo per cui l’unica soluzione è il non mangiare niente (essere nulla). non mi sembrano soluzioni, penso che ce ne siano altre anche se non le saprei spiegare bene
ciao,k.
Non sembra cosi assurdo questo manifesto .
a)Rispettare ogni forma di vita non significa che ogni forma di vita sia uguale , nè che debba essere uguale il nostro atteggiamento .
b)Andare a caccia e a pesca non significa di per sè essere crudeli con gli animali .Però chi uccide un gatto a bastonate o stacca le ali ad una farfalla è uno psicopatico
c)Il manifesto parla di un livello di consapevolezza coscienza sensibilità , non dice che questo livello è identico o simile a quello umano
d)Non si parla di diritto alla vita in assoluto . E’ un principio etico e significa che quella vita è qualcosa che ha un valore e non è un nulla
e)Ha già detto tutto lei . Nel manifesto si parla di crudeltà e divertimento e basta
f)Sicuramente la fine dei vitelli è piu’ triste della fine dell’animale cacciato . Però il punto debole dela caccia è che viene definita Sport e lo sport è per definizione una cosa superflua . Se la chiamiamo cultura o vita la cosa è già diversa , solo che allora diventiamo ipocriti
g)Il concetto di inumana detenzione di animali nei circhi e negli zoo comprende naturalmente anche i delfinari
i)Lo sgozzamento è feroce (provare per credere ..) . Ci sono altre cose feroci , ma questo non cambia questa realtà .Ci sono metodi meno feroci per cui non ci sono ragioni per ricorrere allo sgozzamento
l)C’è scritto “gli animali nascono uguali davanti alla Vita , non c’è scritto “gli animali nascono uguali “
Caro Fabio, sono d’accordo con Thomas Malory perchè ha specificato ciò che tu volevi far passare per incoerente o addirittura ipocrita. Che tu vada a caccia, nonostante il rispetto che ho per te come persona, non ti risparmia dalla mia critica perchè tu uccidi per divertimento, non per necessità come facevano gli uomini primitivi, certo è diversa la tua azione rispetto ai bracconieri che lasciano morire gli animali presi nelle tagliole con una lenta agonia, è più atroce sicuramente ma entrambi uccidete! Il fatto che tu sia sensibile verso i deboli ti dà merito, ma ciò avviene anche perchè sei emotivamente più coinvolto, pensa invece a chi non ha pietà per un animale che lo tortura o che gli infligge sofferenza, costui non si porrà alcuno scrupolo di fronte ad un nemico o ad un altro essere umano se preso da rabbia o da odio. Pensa poi agli orsi nel circhi che per imparare un esercizio, volto a far ridere delle persone, erano costretti a ruotare su un disco incandescente per ore finchè non restava loro impresso quel movimento. Potrei andare avanti a lungo parlando dell’intelligenza che dovrebbe essere una prerogativa dell’uomo ma che invece in molti casi lo è più di un animale. Quindi, se gli scienziati che sono essenzialmente razionali, hanno aderito a questo manifesto, il quale racchiude in sè una parte di ragionamento logico ma tanto sentimento, vuol dire che hanno riscontrato di persona quanto male possa fare l’uomo, cioè l’essere superiore rispetto a tutto il creato, sugli esseri inferiori anche se appartenenti allo stesso genere. Ciao