Nelle Maldive la religione di stato è l’Islam sunnita, e la legge si fonda sulla Sharia. Mi pare interessante, per capire le attuali tensioni in Africa, con le stragi di cristiani (e non solo), quanto dice il mullah Ahmed Al-Qataani in una intervista del 2000 ad Al-Jazeera, riportato in inglese qui, in un sito web maldivese.
I musulmani ritengono che l’Africa stia subendo una gigantesca cristianizzazione, e che essi stessi, che un tempo erano la grande maggioranza degli abitanti del continente, ora siano ridotti ad un terzo. Al-Qataani pone una differenza tra evangelizzazione (invitare una persona ad abbracciare una religione) e cristianizzazione (cioè approfittare di debolezza e povertà per strappare persone di fede musulmana alla propria religione). Mi pare che l’intervista esprima bene il senso di una invasione, di una violenza subita. “Ogni ora 667 musulmani si convertono al Cristianesimo, ogni giorno 16.000 musulmani si convertono al Cristianesimo, ogni anno 6 milioni di musulmani si convertono al Cristianesimo”. Le comunità umane si identificano in usi/costumi/religione, e reagiscono quando si avvertono in qualche modo aggredite in questo trinomio. Prima dell’ 11 settembre, e dei torbidi di Alessandria, il tema si poneva già.
