John Barleycorn, il protagonista assoluto di questa autobiografia alcoolica di Jack London (trad. L. Bianciardi, UTET 2008) non è un umano, è la personificazione della birra e del whisky. L’io narrante è lo stesso London, che dalla sua prima ubriacatura a soli 5 anni vive il bere come fatto eminentemente sociale, come un elemento fondativo della vita di tutti i maschi di carattere, avventurosi e di un qualche valore. Il rapporto con John Barleycorn si prolunga per tutti i decenni qui narrati, con episodi spesso epici e grandiosi, in cui la miseria umana confina con l’eroismo, nel puro spirito londoniano. Alla fine, la conclusione dell’autore sembra essere quella della necessità di chiudere tutti i saloon: finché esisteranno questi luoghi di incontro tra maschi, l’unico mediatore sarà sempre e solo l’alcool. Per chi ama London, un libro imperdibile.
