Sotto falso nome

Brotture

La lettura di Cristina Campo rappresenta per me un’esperienza singolare e, per così dire, ambivalente. Da un lato avverto il fascino di quest’esistenza nascosta, di questa sensibilità eccezionalmente acuta, di questa tensione alla purezza e alla bellezza assolute, di questa straordinaria ricchezza di letture, di questa capacità di pensare contro il proprio tempo. Dall’altro mi sgomenta questo stesso fare della bellezza il centro assoluto della vita, e della religione. È il modo di vivere la religione della Campo, è il suo modo di vivere e pensare il cattolicesimo, che mi dà travaglio. Mi sembra di essere rigettato in quel modo di sperimentare la fede che ho conosciuto negli anni 1950: forte identità, opposizione al nemico (rappresentato, più che dai comunisti, dai protestanti), ossessione della purezza (anzitutto in ambito sessuale, se non soltanto in questo), lotta contro il demonio, incensi e funzioni in latino. Sono la liturgia e il rito le…

View original post 200 altre parole

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...