1. Per quale ragione Caino uccide Abele? Lo uccide non per una donna, né per un oggetto, né per un animale: lo uccide per Dio. Il primo omicidio è religioso. La religione è omicida fin dall’inizio.
2. La Madonna che durante la processione fa l’inchino al boss mafioso? Vi meravigliate? Chi ha compiuto il gesto in teoria dovrebbe essere scomunicato immediatamente. Sono riti pagani che la Chiesa cattolica ha accettato e assorbito. In quei riti magici di cristiano non c’è nulla. Tutti i boss venerano santi, santini e santoni. E il boss è un patrono terreno, il meccanismo psichico del patronato-padrinato è lo stesso, in terra e in cielo.
3. Una legge: la sicurezza di meritarsi pienamente i soldi che si guadagnano è direttamente proporzionale alla loro quantità.
4. Tutto ciò che è costruito è anche destinato a crollare.
5. Di “coscienza puttana” hanno parlato catto-conservatori: aggiungerei che l’interpretazione dei testi sacri può essere una puttana ben peggiore.
6. Vedere una partita di calcio come uno scontro di visioni del mondo è una forma di follia.
7. L’idea di radicalità si presenta sempre come una forma della semplificazione. Il termine, applicato alla politica, è radicalmente sbagliato. Le radici sono intricate, sono spesso un groviglio, e il loro essere profondo è nascosto alla vista, nelle viscere della terra. Così è delle radici storiche, delle radici delle cose grandi. Le ideologie le fanno rettilinee, esse vedono solo il fittone, la carota, le cose piccole. E mostrano la carota alla gente.
8. Ogni gruppo umano, classe sociale, ecc. ha avuto, ha, e avrà sempre come primo fine quello della propria sopravvivenza e del proprio benessere (comprendente gli eventuali privilegi di cui gode). Perché la classe politica dovrebbe funzionare diversamente?
9. Difficile essere disincantati, in Italia. Gli Italiani sono in uno stato di incantamento permanente, per natura loro.
10. Una coda di un’ora in un ufficio postale consente di vedere come molte anziane signore di Treviso, certo non bisognose, abbiano un legame viscerale con gli schei. Il denaro è componente fondamentale, strutturale della loro anima. La civiltà veneta ha radici cristiane fortissime, ben si vedono.
11. L’irrigidirsi della verità nello stereotipo non produce la totale cancellazione della verità. Essa rimane come non-vivente, e come mortale pharmakon, ma rimane.
12. Gli dissero: «Maestro, i veleni sono ovunque, ce li mettono nei cibi, nell’aria, nelle parole. Cosa possiamo fare?» Rispose : «Voi che siete ossessionati dal bisogno di purificarvi e di purificare, di espellere le tossine da voi stessi e dal mondo, che temete le contaminazioni, i veleni inoculati da potenti nemici, voi ricordate che nulla purifica come il fuoco. Ma ricordate anche che dopo il fuoco rimane la cenere. Amate voi la cenere?»
13. Se ognuno parlasse di ciò che sa, il silenzio regnerebbe sovrano. Ma ognuno parla di ciò che crede di sapere. Dunque tutti parlano, e gli ignoranti dominano il mondo.
14. Disse il Maestro: «Se le sorgenti dei fiumi scendessero alle foci, non riconoscerebbero le loro acque. Così è delle Tradizioni e delle loro origini».
15. Non è difficile che le camicie bianche ridiventino brune.
16. Occorrerebbe ritrovare e ripensare il dismesso concetto di alienazione. Per farlo occorrono intelligenza, coraggio, indifferenza al successo mediatico immediato. Difficile oggi trovarli insieme in un pensatore. D’altra parte, ciò che non ha successo mediatico immediato appare privo di forza. La situazione perciò è senza uscita.
17. Quante persone di sinistra amano ripetere l’espressione di Brecht sull’esser sventurato di chi ha bisogno di eroi, e poi venerano appassionatamente una sfilza di eroi, dal Che a Berlinguer, e di eroi-vittime mostrano un’inesausta fame…
18. Per millenni la religione non è stata una faccenda della coscienza individuale, ma il fondamento delle società umane. Tutte, senza distinzione alcuna. Questo elemento costitutivo essenziale sfugge a tutti coloro che vedono nel ruolo del fattore religioso in Medio Oriente (tanto per citare un luogo) un mero pretesto che coprirebbe i veri interessi (che sarebbero sempre meramente economici). Il nesso tra religione, politica ed economia è sempre stato fortissimo. Pensiamo solo al mito di Caino ed Abele, di cui la Bibbia specifica le rispettive attività economiche.
19. L’Europa a livello della sua coscienza diffusa, a differenza dell’America (di una parte dell’America almeno), ha con le armi e la potenza militare un rapporto ambiguo e tendenzialmente schizofrenico. Non si rende nemmeno conto che i suoi 70 anni di pace sono stati garantiti esclusivamente dalla forza militare della NATO. E a maggior ragione non si rende conto che la sopravvivenza di Israele è dipesa soltanto dalle armi. Aggiungiamo le fascinazioni terzomondiste, l’anticolonialismo come ideologia che annebbia ogni differenza, ecc. E un antigiudaismo che cova sotto la cenere…
20. L’incultura di massa, o meglio la semi-cultura o para-cultura di massa che domina i social media genera continuamente maestri di semi-pensiero o similpensiero, che trionfa e trascina con sé innumerevoli seguaci.
21. Qualsiasi movimento che si auto-concepisca come l’unico pienamente legittimato a rappresentare la società intera è un movimento totalitario.
22. Per quanto possa sembrare strano, oggi manca una idea di natura socialmente condivisa. Per questo ognuno maneggia la sua credendola vera, e si determinano equivoci di ogni sorta. E possono sorgere concezioni folli, come l’animalismo e l’antispecismo. Che sono folli ma umane, e perciò dominate sempre dalla logica ferrea del capro espiatorio.
23. Nascono profeti come funghi. E tutti sono velenosi.
24. La politica ridotta a mera comunicazione corrisponde all’economia ridotta a mera finanza. Alla fine tutto implode, perché il centro è vuoto.
25. Climatologi ed economisti. Cosa avranno in comune?
26. Il fato non è che l’immersione inevitabile dell’umano nel fiume degli accidenti.
27. L’era del libro volge alla fine. Perché sta volgendo alla fine l’epoca del pensiero diffuso.
28. Più preoccupante del crescente divario tra i ricchi e i poveri è il la distanza crescente tra pensanti e non-pensanti.
29. La diffusione delle slide nella comunicazione politica si accompagna alla difficoltà di attenzione, di ragionamento, di pensiero negli umani della stagione presente. In politica le slide sono una variazione dello spot pubblicitario, con una spruzzata di mistificazione e ipocrisia. Il parlar per slide affianca il parlar per cinguettio nei social media. Retorica supercompressa, diciamo.
30. Se tu spari ad un uomo che si trova su un pendio, e il colpo lo raggiunge al cuore, quello ruzzolerà per molti metri, ma il suo sarà il movimento di un cadavere. Così è della scuola italiana. È stata assassinata anni fa, ma il suo cadavere continua a rotolare a valle. “La scuola si muove”. Così.