Il libro di Roberto Rusconi (Mondadori 2012) ha come sottotitolo I papi santi nella storia della Chiesa. La gloria degli altari è essenzialmente qui la gloria del papato, che dopo la fine del potere temporale (di cui si intravede ancora qualche residuo, tuttavia) tende sempre più all’autosantificazione. Il libro è interessante in quanto mette in luce la logica sottesa alla continua beatificazione di pontefici che si è attuata nell’ultimo secolo: si tratta della logica del rafforzamento del prestigio del papato. Una sfilza di papi santi rende infatti in ultima analisi santo il papato in quanto tale. Si tratta di una novità nella storia della Chiesa: a meno di non riandare ai secoli nebulosi delle persecuzioni imperiali prima di Costantino mai si videro tanti papi fatti beati e santi in rapida sequenza. Come questo possa essere in sintonia col Concilio Vaticano II è tutto da vedere. Personalmente ritengo che il papa polacco abbia tolto quasi ogni vigore alle riforme conciliari, e soprattutto abbia riempito i sommi gradi della Chiesa di spiriti deboli, la cui unica virtù è una supina obbedienza. Gli effetti si stanno vedendo in questi giorni. E penso che in seguito se ne vedranno di peggiori.
