Come sempre, gli Ialiani si dividono tra quelli che inneggiano e quelli che fischiano, tra quelli che lodano e quelli che infangano. Difficile stabilire le somme del bene e del male, e definire se questo sacerdote abbia fatto più dell’uno o dell’altro. Quello che mi inquieta, tuttavia, in lui e nel suo gruppo, è la potenza ostentata. I Sigilli, poi, sembrano fatti apposta per un romanzo di Dan Brown. Molti, nella Chiesa, hanno una innata tendenza al faraonico, come si è visto nei secoli nel Papato, coi suoi flabelli e splendidi palazzi, e oggi, ad esempio, negli ori e ricchezze del sacrario di Padre Pio. E nell’opinione pubblica si alimenta la convinzione di una Chiesa che trama sempre nascostamente, amica dei potenti, degli affaristi, delle potenze oscure.
