Il morso del cane può essere micidiale. Una delle meraviglie della specie umana è l’addomesticamento del predatore. Tu dormi col tuo mastino a fianco. Trovo questa scala della potenza del morso canino piuttosto impressionante.
E’ curioso. Deve trattarsi di qualcosa di atavico come gli scatti (che precedono distintamente la “presa di coscienza”) che mi capitano quando intravedo (anche se poi è soltanto un ramo contorto) la figura di un serpente, ma un cane che mostra le zanne, come nella figura qui sopra, mi provoca un fortissimo impulso a fargli del male – sparargli, assestargli un fendente, in definitiva ad ucciderlo. Ciò che mi colpisce è il gusto, la voluttà con cui eseguirei questo atto, come se la percezione profonda del pericolo mi liberasse improvvisamente dalle inibizioni di una retorica biofila che è interiorizzata anche questa, ma che certo appartiene ad un altro livello della psiche.
effetivamente è impressionante dal momento che il cane è ritenuto l’animale domenstico più vicino all’uomo….
l’addestramento ad attaccare, alla violenza, ha sempre un fondo pericoloso, perchè istiga l’istinto del morso, per l’appunto, e quindi dormire col mastino non credo sia una buona idea.:-)
ricordo di aver sentito una storia su una donna che dormiva con un serpente il quale le prendeva le misure per poi mangiarsela tutta intera.
Penso che la visione delle fauci di una animale predatore che ringhia minaccioisamente provochi automaticamente una reazione difensiva. Paura, che induce alla fuga, e aggressività, che prepara alla lotta. Quanti milioni di volte i nostri predecessori avranno visto davanti a sé le zanne scoperte…
E’ curioso. Deve trattarsi di qualcosa di atavico come gli scatti (che precedono distintamente la “presa di coscienza”) che mi capitano quando intravedo (anche se poi è soltanto un ramo contorto) la figura di un serpente, ma un cane che mostra le zanne, come nella figura qui sopra, mi provoca un fortissimo impulso a fargli del male – sparargli, assestargli un fendente, in definitiva ad ucciderlo. Ciò che mi colpisce è il gusto, la voluttà con cui eseguirei questo atto, come se la percezione profonda del pericolo mi liberasse improvvisamente dalle inibizioni di una retorica biofila che è interiorizzata anche questa, ma che certo appartiene ad un altro livello della psiche.
effetivamente è impressionante dal momento che il cane è ritenuto l’animale domenstico più vicino all’uomo….
l’addestramento ad attaccare, alla violenza, ha sempre un fondo pericoloso, perchè istiga l’istinto del morso, per l’appunto, e quindi dormire col mastino non credo sia una buona idea.:-)
ricordo di aver sentito una storia su una donna che dormiva con un serpente il quale le prendeva le misure per poi mangiarsela tutta intera.
Penso che la visione delle fauci di una animale predatore che ringhia minaccioisamente provochi automaticamente una reazione difensiva. Paura, che induce alla fuga, e aggressività, che prepara alla lotta. Quanti milioni di volte i nostri predecessori avranno visto davanti a sé le zanne scoperte…