La macchina degli abbracci. Parlare con gli animali ( trad. it. di I.C. Blum, Adelphi 2007) è un libro in cui Temple Grandin, forse la persona autistica più famosa del mondo, e sicuramente la più ricca grazie al suo lavoro, spiega la mente animale utilizzando la conoscenza della propria, quella di una persona con autismo. La prima cosa che mi viene da dire riguarda il titolo. Quello inglese è Animals in Translation. Using The Mysteries of Autism to Decode Animal Behavior. Si può facilmente notare come la traduzione italiana del titolo ne alteri profondamente il significato, privandolo della sua aura scientifica e ingannando il lettore. Infatti il libro non tratta affatto del parlare con gli animali, come recita il sottotitolo in italiano, ma si serve degli apparenti misteri della mente autistica, ovvero delle sue caratteristiche fondamentali, per decodificare il comportamento animale: operando appunto una traduzione, che si serve come medium dell’autismo. Per di più, la macchina del titolo, un congegno realmente ideato dalla Grandin, nel libro occupa uno spazio minimo. Dunque, il titolo italiano, che suona così dolciastro e animalista, è assolutamente mistificante. Continua a leggere
