di Fabio Brotto
In quale notte, dimenticata
la beffa degli anni luce
nel ticchettio dell’orologio.
risuonante
per la tua brevità,
sentisti fermo
tutto con te il tuo cuore?
In quale notte mai
non votato all’oblio,
ma sempre a te presente
nell’amore di tanti,
escluso il divenire,
ti percepisti?
Quella passò.
Piccole eternità son seminate,
piccole morti.
Immagine: disegno di Giuseppe Ghedina (1825 – 1896)