Sembra che nella religione del nostro tempo esista questo comandamento: «Non violare la privacy, a meno che non sia quella di un tuo avversario politico o culturale.»
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Un partito che non riesce a garantire alcuna vera legalità al suo interno a maggior ragione non potrà garantirla nelle istituzioni e nella società.
- Dall’infanzia mi giunge una voce:
«Ogni cosa più bella finisce».
Al filosofo parla anche il mare:
«Tutto quello che inizia finisce».
Sta nel cuor della gioia una voce:
«Ogni cosa, ogni amore finisce».
- Il senso del tempo era diverso prima della irruzione della fotografia nella vita degli umani. E tuttavia un nuovo senso della labilità, dell’impermanenza, è legato al continuo emergere di tecnologie del visivo, che hanno assunto un ritmo sempre più travolgente. Il digitale non è eterno, non ha durata, si autodivora, è nulla.
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Presso il santuario di Lügenheim, in Svevia, si venerano le reliquie di Santa Infingarda, che fece molti miracoli con le sue bugie, e che per questo fu proclamata patrona dei bugiardi.
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Qualsiasi vittimologia quando si trasforma in culto rischia di generare persecuzione. Perché tale generazione non avvenga sono necessari anticorpi culturali robustissimi, che oggi in Occidente stanno crollando. Tutto ciò che denuncia la persecuzione si volge in persecuzione. Tutto ciò che denuncia la discriminazione si volge in discriminazione.
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Nemo trivella in patria.
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Il romanzo è un farmaco. Preso nella dose giusta, che varia da un individuo all’altro, è salvifico. Assunto con un dosaggio eccessivo, diviene un veleno letale. E questo è interessante: il capostipite della letteratura moderna, il Don Chisciotte di Cervantes, contiene già l’idea che un eccesso di letture romanzesche porti alla follia.
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La mia mente è ancorata al principio di non-contraddizione. Dunque non può accettare l’idea progressiva che i migranti (ma quando si fermano diventando immigrati?) siano contemporaneamente quelli che salveranno economicamente l’Europa decadente (ci pagheranno le pensioni, ecc.) e quelli le cui condizioni di non-integrazione, ghettizzazione, povertà e irrilevanza già ora generano la violenza terroristica islamista. Perché, tra l’altro, un conto è lo spirito umanitario, che non tollera, giustamente, le innumerevoli morti di migranti, un altro conto è la pretesa di conoscere il Senso della Storia. Una pretesa che abitava, lo ricordo benissimo, nelle menti dei militanti del PCI negli anni Sessanta e Settanta, e che ora, in quelle dei loro annacquati eredi progressisti alla Boldrini, si manifesta ancora. Ridicolmente.
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Mi piacerebbe entrare nella Massoneria. Purtroppo non amo alcuna forma di rituale.
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Odi veganum vulgus et arceo.
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Per molto tempo la cultura progressiva dominante in Occidente ha esaltato in tutte le forme la trasgressione. Il successo mediatico e politico è stato legato all’apparire trasgressivi. Per questo oggi quella cultura appare inerme davanti ai Trump.
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Nulla è più ridicolo della pecora convinta di essere un’aquila o un lupo solitario.
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Vorrei sapere dalla Mogherini se un salafita che risiede in Europa e cerca di far vivere il suo quartiere a maggioranza musulmana secondo le norme della Sharia debba essere considerato come uno di noi o come uno di loro, come un uguale o come un diverso.
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Un mondo di eterna adolescenza può generare solo pupazzi o mostri.
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Se tu pensi che la tua morte violenta e sterminatrice sia la porta per il paradiso e l’eterna vita nella gioia divina, allora tu non sei un nichilista. Sei qualcosa di tremendo, ma non un nichilista. Chiamarti nichilista è l’ennesimo imperdonabile errore del pensiero occidentale.
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Strage segue a strage, massacro a massacro. Ogni settimana, ogni giorno, in questo o quel punto del pianeta. Gli autori sono quasi sempre islamisti sunniti, di qualche gruppo, frangia o milizia. Questo è un dato solido e definito. Sono estremisti sunniti. E come stupirsi della nostra indifferenza occidentale? Nessun essere umano può reggere nella commozione, nel pianto permanente, dall’Oriente al curvo Occidente. Il cuore umano si ispessisce, fa una corazza, secerne indifferenza, non vuole morire.
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Disse il Maestro: «Gli umani sono gli unici animali che non sanno che cosa essi stessi siano, mentre una parte di loro, pensando erroneamente di saperlo, vorrebbe essere altro da sé».
«Dunque», gli chiese un discepolo, «la differenza con gli altri animali sta in questo: loro sanno che cosa sono, e l’umano non lo sa?»
«No», rispose, «gli altri animali semplicemente non sanno, e, non desiderando essere altro da quello che sono, nemmeno mai desiderano».
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Se la natura in sé fosse un equilibrio perfetto, che solo gli umani hanno alterato, ci sarebbero ancora i dinosauri.
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Il diabolus sub specie angeli è molto più frequente dell’angelus sub specie diaboli.
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Disse: «Un tempo il mondo era diviso in due: da una parte oro, dall’altra sangue. Ora il mondo è diviso in tre: sangue, oro, e zucchero».
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La foglia vibra e cade, e tu l’insetto
hai ali pronte, o cadi nella terra.
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L’autismo non va in vacanza. Se è grave non celebra feste. Se è molto grave non possiede neppure il minimo concetto di festa o vacanza.
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Se tu sei una persona che accetta il diverso, il vero diverso da te non è colui che accetta a sua volta il diverso da sé: il vero diverso da te è colui che non vuol saperne di accettare il diverso da sé. Ciò significa che il vero diverso da te è il musulmano islamista.
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Sovente i membri di grandi istituzioni ostentano l’umiltà del mattone. «Io personalmente non sono nulla, sono solo il servo di una grande causa». Come il mattone che dicesse «sono soltanto un pezzo d’argilla cotta», e intanto si insuperbisse in cuor suo di essere stato prescelto per essere la milionesima parte di un grande edificio.