La condanna del modernismo. Documenti, interpretazioni, conseguenze, a cura di Claus Arnold e Giovanni Vian, viella 2010, è una raccolta di 6 studi. Oltre ai due curatori, scrivono A. Zambarbieri, G. Losito, J. Schepers e R. Perin. In realtà, l’aspetto della investigazione documentaria sembra prevalere sulle interpretazioni e soprattutto sulle conseguenze, ma questo si deve ascrivere al fatto che si tratta di un’opera di rigorosa ricerca accademica. Molto interessante, comunque, anche per chi come me non è uno storico della Chiesa ma semplicemente un modernista, soprattutto per l’aiuto che il testo offre a chi voglia comprendere qualcosa della variegata realtà del fronte antimodernista, certo non riducibile semplicisticamente alla cupa realtà dell’intransigentismo veneto, che ebbe il suo alfiere nello stesso Pio X.

Gentile Professore, perchè si definisce modernista? Chi sono gli attuali modernisti cattolici ?
Auguri di Buon Natale
AP
Mi definisco “modernista” per varie ragioni. Tra le altre, per la mia idea del rapporto tra la fede e la ragione, la scienza, la filosofia, la cultura moderna. Per le mie idee sull’autorità della Chiesa e del Papato. Sulla morale, in particolare quella sessuale. Per alcune idee teologiche. Per le mie idee sui miracoli, le beatificazioni, le apparizioni mariane, ecc. ecc. In realtà, uso il termine “modernista” con una certa dose di ironia. Più seriamente: sono uno scismatico, al singolare.