Mentre un libro è un oggetto col quale tu puoi interagire direttamente, e la stampa che media l’idea del libro è manipolabile con effetti permanenti (sottolineature e commenti ecc.), un e-book è un oggetto in cui il livello del libro è mediato e occultato nella tecnica al punto che il suo proprio essere virtuale appare massimamente transitorio ed evanescente, contraddicendo lo stesso fondamento essenziale del libro: “sta scritto”. Nell’e-book lo stare è assolutamente inconcepibile.

ecco spiegato perchè *amo* il libro!
Niente può sostituire le emozioni che si provano tenendo un libro tra le mani.
Provate a portarvi dietro una biblioteca in tasca, poi potete dire amo “questi” 2000 libri.
assolutamente da considerare come “e” non come “o”.
La mia esperienza è assolutamente positiva, veramente qualcosa di meraviglioso.
p.s. puoi sottolineare, lasciare note, tradurre, leggere la versione originale, ecc, l’importante è non demonizare uno strumento, io vi consiglio caldamente l’uso…
Io non affermo che bisogna combattere contro gli e-book, i social network, la digitalizzazione, ecc. Io dico che essi appartengono chiaramente al regno dell’impermanenza, dato anche che tutti i supporti elettronici decadono rapidamente, facendo sprofondare nel nulla ciò che veicolano. Ciò che era nei floppy è sparito. Oggi leggiamo le note e le cancellature di Petrarca. Una esperienza analoga ai posteri nostri, tra centinaia di anni, ammesso che ci siano, sarà negata.