Taccuino di prigionia (9)

4 dicembre 1943. Tra 1/4 d’ora ci sarà il cinema alla baracca 9. Ieri furono distribuite le lettere con i moduli per i pacchi. Siccome non bastavano per tutti li diedero agli ammogliati. Dicono che tra giorni ne daranno in distribuzione a tutti. Speriamo. Arrivarono 37 lettere dall’Italia. Per noi niente. Ci fu anche una richiesta di lavoratori. Io ero propenso, Mario no. Abbiamo fatto le carte. Uscì il cinque di bastoni, carta dispari = a no. Diversi ufficiali aderirono.
Mario pensa: fintanto che abbiamo pane in più della razione possiamo restare. Poi si vedrà. Abbiamo quasi terminato il pane dell’orologio di Mario. Restano le 2 sveglie 1 paio di mutande 2 ghefanghens [sic] ed 1 paio di guanti di lana che mi regalò Trinca a Ragusa.
Oggi ci diedero 1 lenzuolo a testa. Non capisco perché i tedeschi facciano le cose a metà. Ci danno dopo 1 mese e mezzo 1 lenzuolo invece che due. Non potevano aspettare un altro po’ e darcene 2, oppure non darceli addirittura?
Dopo l’ondata di ottimismo suscitata dai bombardamenti inglesi in Germania, un senso di freddo pessimismo pervade ognuno. Tutti temono che la Germania sia ancora un osso troppo duro. Dio non lo voglia!
A casa ci penso sovente. Tanti tetri pensieri a volte mi avvolgono. Di Tomaso e Ciro che ne sarà? E gli altri come vivranno, cosa mangeranno? Dio li protegga.

2 pensieri su “Taccuino di prigionia (9)

Scrivi una risposta a carla Cancella risposta