Questa mattina, sul terzo programma della radio, ascolto Ilvo Diamanti che tiene la consueta rubrica di lettura e commento della stampa quotidiana. Ad un certo punto, a proposito di supposti maltrattamenti dei migranti tunisini da parte di agenti di polizia a Lampedusa, dice che i tunisini sono stati sottoposti a malversazioni. Non è la prima volta che sento giornalisti dire “malversazioni” in luogo di maltrattamenti, “paventare” in luogo di prospettare (per non parlare delle parole stravolte e massacrate, come metereologia ecc.). Lentamente, l’italiano sta precipitando nel caos. Ma non è che il riflesso linguistico di una società in cui dominano il pressapochismo e l’irresponsabilità. E Ilvo Diamanti è anche un docente universitario…

Non si tratta, molto semplicemente, di ignoranza? A me pare questo.
Penso che non sia semplice ignoranza. La quale comunque in intellettuali e professori mi pare non commendevole.
La cosa peggiore è che nessuno sembra scandalizzarsi. Da notare anche il sussiego con cui questi “intellettuali” (e ci metto anche vari speaker della radio tra i quali ho colto proprio stamattina dei “fiori” piuttosto sgargianti) pronunciano espressioni ricercate e del tutto incongrue. Somari e presuntuosi, mi pare. Però fanno scuola, purtroppo.