Divenire nulla 3

Due frasi di Hans Blumenberg mi si sono scolpite nella mente, durante la lettura del suo L’ansia si specchia sul fondo (Il Mulino, Bologna 1989, p.63 ): “La verità come suprema aspirazione, come bene sommo che nella nostra tradizione si identifica in un’ultima istanza con la divinità, è, come argomento, morta” ; e ” Guardata dallo spazio la terra si mostra, se così si può dire, in un oceano di negatività: un’isola in mezzo al nulla. Ciò la rende visibile in un senso eminente: dolorosamente chiara” (Ivi, p.114). Spesso in studiosi di filosofia orientati all’idea del fallimento di ogni ricerca della certezza, nei negatori del senso del tutto, nei sottili indagatori della storia delle metafore, fiorisce un linguaggio deciso, apodittico, nato da scelte intellettuali le cui radici il lettore fatica a cogliere. Ma quelle due frasi dicono molto di ciò che è avvenuto nella nostra epoca, in cui il nichilismo ha trionfato.

Un pensiero su “Divenire nulla 3

  1. Condivido l’impressione di Fabio: sia la prima che la seconda frase non ammettono repliche. Mi sembrano la chiara faccia del nichilismo, non più accomodante e pluralista, ma piuttosto totalitario, e niente affatto “giulivo” (S. Quinzio, mi pare)

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