Morire per Bengasi? Ebbene, sì. Qualcuno ha detto che se oggi fossero vivi Mazzini e Garibaldi il primo sarebbe a Bruxelles a denunciare con veemenza la viltà dell’Europa, il secondo sarebbe in prima linea a Bengasi, a fianco dei patrioti libici. Che si muoia per Kabul e non per Bengasi significa solo questo: gli Stati antepongono gli interessi ai princìpi. Ma spesso sbagliano nel determinare il loro stesso interesse.
“Siam pronti alla morte” cantiamo, ma non è vero. L’Italia non chiama, noi vogliamo vivere tutta la nostra consumistica vita.
che cinismo nel finale….
cantare fa sempre bene, carica…
in fondo il consumismo, è l’uomo che lo ha voluto.
togliamolo, così apprezziamo di più il resto!
e adesso, in alto le bandiere :-)