Scolari

img018

Questa vecchia foto del 1961 mostra mia madre in veste di maestra elementare, a Ca’ Brentelle nell’entroterra veneziano. Gli alunni erano tutti figli di contadini e operai. La fotografia ispira un senso di allegria e disciplina, esattamente quella fusione dei due elementi che è indispensabile per la crescita positiva di bambini e ragazzi, quella fusione che a partire dal 1968 si è totalmente dissolta. Da quell’anno infatti l’allegria è stata collegata all’anarchia, e alla disciplina solo l’oppressione e la noia. Quei bambini che qui vediamo sono oggi sessantenni. Qualcuno sarà morto, qualcuno finito male, come è nel destino degli umani: e tuttavia i loro volti un po’ sfocati rivelano un’attesa del futuro di un genere che oggi non troverete mai negli sguardi dei giovanissimi, ben più ricchi di costoro, ma accompagnati dalla percezione di una catastrofe imminente.

Sguardi dal passato

La mia bisnonna materna Teresa con mia madre Teresa alla sua destra e mia zia Francesca in braccio. Tre sguardi molto differenti: lo stupore della bimba di pochi mesi davanti al mondo, gli occhi vispi e curiosi di una bambina che guarda il fotografo, e il placido affidarsi agli eventi dell’anziana signora che ha perduto tutti i suoi beni.

Questa foto ha circa novant’anni. La posso contemplare a lungo, ed essa mi parla. Ma che sarà nel 2100, e forse molto prima, delle innumerevoli foto digitali in cui noi oggi imprigioniamo tanti momenti delle nostre vite? Quali discendenti le potranno guardare come io guardo ora questa reliquia di un mondo passato?