- In Italia nessuno crede all’informazione pura. Nessuno pensa al mestiere del giornalista come quello di uno che lavora perché la gente sappia quello che succede, indipendentemente dal tornaconto di questo o quel gruppo di interessi che possiede l’organo per cui il giornalista lavora, e che lo paga.
- La borghesia italiana si distingue tra le borghesie europee per mancanza di un’etica (qualsiasi). Non ne ha alcuna, e i suoi esponenti politici, da Berlusconi a Renzi, esprimono questo nulla. Perciò non hanno alcuna autorità. morale. E oltre la borghesia non c’è alcun proletariato, c’è solo la massa confusa degli emarginati che sognano un posto al tavolo del Consumo.
- In Italia non ci sono conservatori, anche in questo siamo originali. Solo riformisti. Chi non vuole definirsi tale usa l’ambiguo termine moderato.
- Penso che per l’Italia l’unica crescita realisticamente pensabile per il futuro sia quella della corruzione. Nella scuola italiana il maschile è cancellato, o quasi. L’Italia genera instancabilmente antinomie.
Italia
Mastrapasqua
Un umano neurotipico incontrerebbe qualche difficoltà nello svolgere bene il compito di Direttore Generale di un ospedale e di Presidente dell’INPS, per considerare solo 2 degli incarichi del formidabile Malapasqua. Ma non essendo costui un alieno, ed essendo nota dai tempi di Virgilio la “sacra fame dell’oro” – per dirla con Dante -, il suo caso dice della struttura politico-economica italiana più di tremila saggi del Mulino.
Rovine democratiche
Parlamento eletto contro la Costituzione. Perché “incostituzionale” è la legge elettorale. Avverto un forte disagio intellettuale. Una cosa però mi è chiara: chi ha creato il Porcellum e chi lo ha approvato dovrebbe sparire dalla scena politica italiana, per indegnità. Ma ormai è tardi per una vera democrazia in Italia. Non si è mai realmente consolidata, è rimasta uno strumento retorico ad uso dei ceti dominanti (non chiaramente definiti, e variegati), e ora è un ammasso di rovine. E non saranno i barbari Grillini a ricostruirla, perché sono evidenti la loro inadeguatezza politica e impreparazione culturale. Prepariamoci a diventare una mera colonia. Tedesca, forse, o forse anche di molti altri.
La vergogna di Lampedusa
Il Papa riferendosi all’evento di Lampedusa parla di “vergogna”. La vergogna per sé è un sentimento pre-morale, che può totalmente prescindere dal sentirsi colpevole e responsabile per gli altri. La vergogna colpisce chi non si sente all’altezza dei suoi competitori, chi vede infangato l’onore suo e della famiglia, chi viene deriso, chi vede rivelata agli occhi dell’altro la propria debolezza. Peccato e colpa sono una cosa, vergogna un’altra. Non c’è dubbio, tuttavia, che per l’Italia Lampedusa costituisca qualcosa di cui vergognarsi, perché la nazione ancora una volta vede la sua debolezza messa in luce agli occhi del mondo. E come un bambino incapace di difendersi da solo o di risolvere un problema strilla invocando la mamma, così la fragile Italia non sa far altro che strillare invocando mamma Europa, una mamma arida e assente.