Élites

Il primo problema della democrazia è sempre il problema della formazione delle sue élites. Questo problema è costitutivo, e discende dalla frattura del rapporto tra il politico e il sacro, frattura che è fondativa della democrazia stessa. Mentre il sacro non pone mai la questione della sua propria legittimità, perché esso è un potere che si impone, nello spazio profano che è la democrazia è essenziale che le élites siano percepite come legittime da coloro che non ne fanno parte. E perché le élites siano percepite come legittime, esse debbono presentarsi come aperte, come uno spazio centrale accessibile a tutti coloro che si meritano l’accesso: potenzialmente a tutti i cittadini. In Italia oggi questo non avviene, e questo è il massimo problema del sistema politico-sociale italiano. Esso infatti non ha più molto di sacro, ma non è totalmente profanizzato, e i residui di sacro che ancora vi permangono, come nelle figure di Bossi e di Berlusconi, e forse anche di Grillo, intralciano l’apertura verso lo spazio centrale profano, sostitutivo del Centro sacro, senza la quale un sistema democratico non può funzionare. Continua a leggere

Ante Pugnam

Vedea Berlusco Milanese su ‘l corno destro de l’oste sua le schiere de’ Padani verdi per lo colore de l’arme e stemmi, e ne lor volti per la rabia de lo perduto foederalismo; e vedea anco lo Boxone da Gemonio lor duce, co ‘l filio Trotarello e li famuli e scudieri e capitani guatare torvi al centro de li inimici il gran Casino, ch’ei Berlusco avria voluto trar da la parte sua co’ premi e condotte e castella. Ma lo Gemoniese stimava ‘l Casino un fil di paglia, e ‘l centro de l’essercito suo debile e pronto a esser franto, sì che mal celava l’intenzion sua di forzare, e dar l’assalto pria che ‘l fetor de la neapolitana feccia, che tenea ‘l Berlusco in sua reserva, ammorbasse li Lanzi Bergamaschi.

Ma pur sappiendo l’oste sua divisa, e temendo no infedel li fusse, il Berlusco ne’ li precordi sui gaudeva, poi che vedea l’arme de li inimici sui esser divise, e dubia la vertude de li efemenati guerrier del Vendola Pugliese, cui li democratici assegnorno lo baston del comando, ché increbbe lor mal consigliati Bersano cunctatore, et essi elessono un cianciator d’onne fandonia pleno.

Dal Bellum Foederale I dell’umanista Broctino da Zairo