TREBISONDA

atto di forza

TREBISONDA. Tutti la stanno perdendo, è una fase di crisi mimetica e impazzimento generale, che porterà alla violenza scatenata. Il gesto del cardinale Krajewski, elemosiniere del papa, che spezza i sigilli per ridare l’elettricità ad uno stabile occupato illegalmente, è gravissimo. Qui non si tratta di un privato cittadino che vuol dare dimostrazione della sua fede religiosa violando le leggi e assumendosene la responsabilità in ogni sede, compresa quella penale. Qui non si tratta di Antigone o di un profeta biblico. Non si tratta nemmeno di Luca Casarini. Qui si tratta di un uomo del VATICANO, di una diretta emanazione del papa, cioè del capo di un ALTRO STATO. Un cardinale che compie un atto irresponsabile, che, a prescindere dai suoi fini, è un atto di forza. Le conseguenze non possono essere sottovalutate. Stiamo sprofondando nel regno della pura forza, dell’anomia, dell’anarchia violenta.

Fabio Brotto

 

3 pensieri su “TREBISONDA

  1. Avevo riletto la notizia, perchè sulle prime credevo di aver capito male. Era più pensabile questa ipotesi, largamente. Invece. Invece non si da più a Cesare quello che la bolletta richiede, se proprio si vuole essere utili, e andrebbe benissimo, ma ci si esibisce in prodezze giusto alla Luca Casarini, che sarebbe andato benissimo. Tutto pensabile. Ma questo, davvero, esce da ogni schema e ne esce molto male.

  2. Al di là del buon gesto condivisibile dal punto di vista della praticità, mi sono parecchio interrogata anche io, e ti ringrazio per darmi modo di dire la mia. Dicevo mi sono interrogata, sul fatto che anche la chiesa chissà che mossa politica sta facendo. E voglio essere ottimista (non pressapochista, ) siamo qui per il confronto… Forse sta manifestando un suo modo per evitare gravi disagi (vedi quel che accade a Roma), o è solo per l’appunto una mossa politica? A me, nella mia ingenuità piacerebbe che ci fosse unione di intenti anche nella chiesa, che al di là dell’anarchia, si facesse un poco più di ordine buono. In ogni caso, non la vedrei così catastrofica la questione, sebbene, anche io mi sono posta il medesimo interrogativo. Forse si tratta solo di un ‘bilanciamento’ deciso da alti vertici inimmaginabili a noi.. noi, comuni cittadini.

    tanti gli interrogativi, poche le risposte. Mi dico allora, – che al di là di tutto questo, magari può essere l’inizio a che la chiesa intervenga un poco di più, anzi molto di più!

    buona serata e grazie.
    Roberta

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