Non per sognare l’anima di un falco
o per vivere l’attimo del fuoco
che nella notte seguace ti sprofonda
o consumato ti abbandona esanime
là dove l’acqua in gorghi più profonda
attira a sé te, nel suo nerume,
ma per soffrire strade senza lume
ti sono date e ansia senza fine
e un desiderio che non placa il canto
di veraci sirene lungo il fiume.
