L’alba dissolve la languente dea
che la notte affannata concreava
con la mia mente, pallida sovrana
dei sogni liquefatti dell’amore.
Non riconosco l’incosciente trama
dei desideri che l’oscuro gonfia
signore delle brame e dei possessi.
E mi trafigge la bruciante lama
del tuo ricordo, donna dell’istante
che urge al fondo delle inquiete soglie.
