Denso pastiche romantico, questo racconto di Achim von Arnim del 1923 è una lettura indispensabile per tutti coloro che sono ancora affascinati dal romanticismo tedesco (come me). Tra le altre cose, il marito deforme e scimmiesco della “Fornarina”, che di notte dipinge cose raffaellesche ma senz’anima, appare una variazione sul tema del doppio e del mostro. Sehr schön!
(SE 2002, a cura di Gabriella Catalano, che scrive una eccellente postfazione)