Cacce sottili (Subtile Jagden, 1980, trad. it di A. Iadicicco, Guanda 1997) è un libro fatto per piacermi sin dal titolo. Si tratta di uno di quei (pochi) libri in cui uno vede rispecchiato se stesso nelle proprie attitudini più profonde. E la mia attitudine essenziale è quella del cacciatore. Il cacciatore e il collezionista hanno molto in comune, e non è un caso che entrambi siano espressione dello spirito maschile (la donna raccoglie, non caccia – si tratta di due espressioni differenti). Quando la caccia è rivolta al mondo degli insetti, come nella caccia sottile di Ernst Jünger, essa tende a coincidere con il collezionismo quasi totalmente – quasi, non del tutto.
Fin da giovane, Jünger sviluppò un appassionato interesse per il mondo degli insetti, e soprattutto dei coleotteri. Ma le sue cacce si concentrarono, come sempre accade, su un limitato numero di specie. Tra tutti i…
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queste cacce sottili sono davvero stimolanti …