1. Quando una potenza minore che sta ai confini di un grande impero osa sfidarlo direttamente, allora i casi sono sempre due: o le grandi potenze nemiche di quell’impero scendono direttamente in campo, e ne nasce una grande guerra; o le grandi potenze nemiche si limitano a lanciare moniti e a incoraggiare la potenza minore, lasciando che il grande impero la soggioghi. Tutto dipende dalla percezione degli interessi supremi in gioco.
2. Vittorio Sgarbi ha svolto un ruolo importante nella distruzione di quel poco di serio che restava nella cultura italiana. E soprattutto ha contribuito alla distruzione in Italia della più completa espressione della civiltà occidentale: la civile conversazione. Egli è convinto che abbia ragione chi grida più forte, che gli avversari si distruggano mediante insulti-mantra ripetuti, e che la ripetizione semplice di una idiozia la trasformi in un’argomentazione.
3. La realtà è che un infinito numero di persone sulle 2 ruote ignora qualsiasi norma, e fa quello che vuole. Ovviamente le stesse persone sulle 4 ruote trasgrediscono di meno, ma solo per la maggior difficoltà che si incontra nel farlo. Siamo un popolo di anomisti. Però ipocriti.
4. La fine inevitabile di una politica che sa solo annodare nodi gordiani, fino a diventare essa stessa un immenso nodo, è il taglio di spada.
5. L’innovazione non è positiva per sé, come non lo è il cambiamento. Può essere molto negativa: il nazismo ha innovato, e molto.
6. Più pericolosa dell’ignoranza grezza è la semi-scienza, col suo contorno di bufale. L’ecologia radicale è nemica di una ecologia razionale.
7. Pullulano sciamani, guaritori, psicoterapeuti, stregoni, uomini di medicina, benandanti, psicologi, fattucchiere, naturopati, streghe, maghe, profetesse, chiromanti, oniromanti, geomanti, omeopati, teurghi, negromanti, et similes.
8. Beltà si spegne e ‘l fero core resta / Et ride et piagne Amor ad ogne vento / Et fin a nostra morte ci molesta.
9. I “diritti” proliferano tanto più quanto più inconsistente o irreale è il loro fondamento. Non possono infine che generare conflitto e caos, crollo di ogni differenza e ritorno alla legge del più forte.
10. Oggi il buon bambino può pescare il pesciolino ma non sparare all’uccellino; domani il buon bambino non potrà più pescare il pesciolino, ma potrà schiacciare l’insettino; dopodomani non potrà più schiacciare l’insettino, ma potrà cogliere il fiorellino; ma in un tempo non lontano non potrà cogliere il fiorellino. Allora colpirà l’altro bambino.
11. Personalmente, vedo tutta la tradizione cristiana divisa da due tendenze fondamentali: quella metafisica e mistica, da un lato, e quella che vorrei chiamare storico-tragica. Talvolta si uniscono ma in se stesse sono conflittuali.
12. Pensare senza paura è difficile, lo possono fare pochi, quei pochi sono filosofi.
13. Tutte le guerre mondiali scoppiano nella zona di frizione tra mondo germanico e mondo slavo.
14. Mitizzano Berlinguer. Un segno di impotenza radicale.
15. Il cieco convinto di vedere è fonte di infinite sventure per sé e per gli altri. Ma tale è la condizione della maggioranza degli umani.
16. Troppi maestri, pochi discepoli, masse di seguaci.
17. I più feroci critici di una casta sono sempre gli appartenenti ad un’altra casta.
18. In Italia la cultura scientifica è scarsa, anche nelle élites.
19. Un taglio può essere una salutare potatura, un intervento chirurgico che salva, o anche la ferita di una baionetta. Ma quando si prospettano tagli, i Mercati si eccitano.
20. L’Europa scelse di affidare la propria difesa agli USA, e di spendere poco in armi e tanto in welfare. Ora gli Usa vorrebbero ritrarsi dal teatro europeo, ma Putin scompagina le carte. La verità è semplice: L’Europa potrebbe essere militarmente forte solo sotto l’egemonia tedesca, che pochi europei desiderano. Così l’incudine americana si allontanerà, e si avvicinerà il martello russo. Ma comunque vadano le cose il destino del nostro welfare è segnato.
21. La Storia non è finita, e nella storia nessuna condizione è permanente: si sale, si scende, si sparisce.
22. La psicoanalisi perse la o, e si trasformò in psicodelirio formalizzato, guidato da guru e sciamani razionaloidi.
23. Ministri e ministre passano troppo tempo negli studi televisivi, e parlano troppo. Li e le preferirei studianti nei loro studi le soluzioni ai problemi del Paese. Ma forse sanno che dopo che il Titanic ha urtato l’iceberg non ha più senso studiare la rotta, e che è meglio suonare e ballare nel tempo che rimane.
24. Perché aboliscono le provincie, loro, e lasciano le regioni. Come togliere ad una persona il dente guasto (magari sbagliando, e strappando quello sano) e lasciarle il tumore.
25. Dal sogno della democrazia diffusa degli anni Settanta all’incubo odierno della democrazia confusa.
26. Quanti salvatori della patria salvano soltanto casa loro?
27. Supponenti professori / e confusi innovatori, / Liberali immaginari, / un Paese di somari.
28. Vi sono alcuni che si autoproclamano superiori per la propria capacità di soffrire in modo più intenso, e anzi radicalmente differente dal modo in cui soffrono gli altri – sul piano delle mere emozioni personali, ovviamente -, quasi costituissero una sorta di aristocrazia della sofferenza: pura, incorrotta, incompresa, quasi-angelica. L’esito è sempre quello di un sostanziale disprezzo dell’umanità reale.
29. Ma la retorica produce persuasione, e persuasori e persuasi sempre hanno causato grandi mali. Ora la chiamano “comunicazione”, e i duci da operetta e i teleimbonitori diventano “comunicatori”. Una nobile professione, diciamo.
30. Il Diavolo cerca di far credere a tutti che le classi sociali non esistano più. Esse esistono ancora, ma i più pensano che parlarne sia un crimine, o un segno di idiozia.
31. E ora facciamo un altro passo: distributori automatici di spermatozoi e di ovuli.
32. La sentenza della Corte sulla fecondazione eterologa oggettivamente significa questo: il processo di atomizzazione dell’individuo nelle società occidentali sta procedendo velocemente. Lo sradicamento dalle generazioni che lo hanno preceduto direttamente, e da cui è disceso, è un passo inevitabile. Indifferenziazione e atomizzazione: una eademque res .
33. La fecondazione, ogni tipo di fecondazione, di per sé non è una cura. Le cure non fanno nascere persone. La fecondazione è un atto biologico, che tra gli umani riceve un senso culturale, come del resto l’atto sessuale. È dunque evidente che culture differenti attribuiranno a questi fenomeni senso diverso, a volte incompatibile con quello assegnato da culture altre. Nell’Occidente contemporaneo esistono ancora culture diverse, spesso conflittuali, ma la linea di tendenza è quella indicata dai due fenomeni della fecondazione eterologa e del matrimonio omosessuale, che rappresentano un novum assoluto rispetto all’intera storia dell’umanità, di cui minano le strutture antropologiche fondamentali.
34. Veneto indipendente? Una nocciolina per lo schiaccianoci tedesco.
35. Consolazione e Illusione sono sorelle.
36. La libertà è possibile soltanto nell’ambito di un Universo che appaia negarla in ogni suo aspetto anche minimo.
37. Raccolgono funghi alcuni, altri poesie.
38. In Italia non esiste certezza del diritto, e nemmeno del rovescio.
39. Non invidio coloro che pensano che avere un figlio autistico sia un grande dono: ognuno può essere illuminato soltanto secondo la misura del suo spirito.
40. Anche nell’Italia di oggi ci sono generali di armate morte.
41. Mi piacque in anni giovanili “Cent’anni di solitudine”, ma trovai poi illeggibile “L’autunno del patriarca”. Infine, giunsi a provare nei confronti di Marquez un’estraneità totale. Riposi in pace.
L’ha ribloggato su L'arme, gli amori.