« Ma, se esiste uno stato in cui l’animo possa trovare una posizione abbastanza stabile per riposarvisi appieno e raccogliervi tutto il suo essere senza aver bisogno di richiamare il passato e di inoltrarsi nell’avvenire, in cui il tempo non conti e il presente duri sempre senza però dar segno del suo durare e senza traccia di successione, senza alcun sentimento di privazione o di gioia, di piacere o di pena, di desiderio o di timore, eccetto quello della propria esistenza in modo che da solo possa riempire interamente l’anima; fin tanto che un simile stato d’animo dura, chi vi si trova può chiamarsi felice, non di una felicità imperfetta, povera e relativa come quella che possono dare i piaceri della vita, ma di una felicità completa, perfetta e piena, che non lascia nell’anima alcun vuoto che si senta il bisogno di colmare.
[…]
Di che si gioisce in uno stato simile? Di niente di esteriore, di niente se non di se stessi e della propria esistenza; finché dura questa condizione, siamo sufficienti a noi stessi, come Dio. »
Jean-Jacques Rousseau, Le meditazioni di un viandante solitario,
Quinta passeggiata.
Augurando che un simile stato d’animo sia il frutto degli anni maturati dalla riflessione e dall’esperienza, porgo, in occasione del nuovo anno, i più cordiali saluti all’amico Fabio Brotto e a tutti i frequentatori del sito da lui animato e condotto.
Eros Barone
Un augurio di buon 2010 anche qui, caro Barone.