Uno dei miei sogni di ragazzo, negli anni Sessanta, era quello di allevare uccelli canori. Di allevarli in grande stile, creando ibridi, ecc. Mi ci sarebbero voluti voliere e grandi spazi, non il misero terrazzino del mio appartamento a Venezia. Così, nulla, gli unici uccelletti da me posseduti sono stati dei gialli canarini. Ci sono molte specie di uccellini con cui i canarini possono accoppiarsi, generando ibridi canori. Come il verdone, una specie che mi è molto simpatica, e che nidifica ogni anno nella fitta vite americana che ricopre un alto palo della luce, dismesso, che si innalza dal mio giardino. Un altro è il verzellino. Ne ho visti pochi, in tutti questi anni. Sono piccoli e non facili da individuare, però sono gregari, e quando se ne trova uno se ne trovano una decina. E il loro canto non è un gran che, ma dà gioia, come quello di tutti i piccoli granivori nostrani (ascolto).
Un altro è il lucherino. Nei tempi andati, quando era lecita la cattura con le reti e il vischio, si faceva commercio di molte specie di piccoli uccelli canori, dal fanello alla peppola, dal cardellino al fringuello. E molti lucherini erano tenuti in gabbia nelle case, divenendo spesso assai domestici e riproducendosi con facilità. Sono piuttosto confidenti e mi capita ogni tanto di vederne anche nei parchi cittadini. Il giallo della livrea del maschio può far pensare, di primo acchito, ad un canarino fuggito. Come molti fringillidi amano i giardini, e non possono mancare in quelli incantati, perché il canto del lucherino dà allegria. (ascolto)
non sono riuscita a sentire il canto…
quali sono i giardini incantati, quelli delle fiabe?
:-)
la vite americana ce l’ho anch’io, scorre dalla pergolato in giardino fino al mio balcone al terzo (ed ultimo) piano…
però sono riuscita a sentire il canto del verdone!
che fischio :-))