L’attesa
Ho atteso di vederti nell’aurora
ma ti ho perduta perché tu non eri
un’ombra ma la stessa luce.
E non un segno a dire i tuoi contorni
di sapienza impossibile, inumana
che irretisce la trama dei ritorni.
E ti conduce via la brezza lieve
e io pesante al suolo come un sogno
dalle ali tarpate che si affanna
nel desiderio del momento breve.
Pesa sull’occhio che l’amore chiude
il solitario fuoco della tua condanna
e di un raggio di sole non ci illude,
delle attese sconfitte mia signora.
Finalmente, la aspettavo!
Danzare su queste note mi trasmette
luce.