L’intervento di Berlusconi durante la trasmissione di Gad Lerner L’Infedele è particolarmente interessante sotto molti profili, e andrebbe analizzato con calma e attenzione. In esso si intrecciano molti elementi diversi, di natura politica, antropologica, sociologica e psicologica. Mi pare evidente, tuttavia, il fatto che la questione principale riguarda la televisione e il suo ruolo. Questo è assolutamente decisivo, al punto che possiamo azzardare questa formulazione: l’Italia è una democrazia parlamentare solo in apparenza, ma nella sostanza è una repubblica televisiva, ovvero una telecrazia. Tutti i politici sanno bene che la vittoria o la sconfitta derivano dall’uso che si riesce a fare della televisione (da noi l’internet ha ancora un potere limitato, e per così dire paratelevisivo – in ogni caso la telematica esautora ancor più i parlamenti). Tutto si decide in tv, e soprattutto è là che si conquista o si perde il consenso. Continua a leggere
