Si fa presto a dire cotto è il titolo di un gustosissimo e nutriente saggio di Marino Niola (sottotitolo Un antropologo in cucina, il Mulino 2009). In brevi ben pepati capitoletti Niola esplora la valenza antropologica del cibo, della sua preparazione, e dell’interpretazione che le culture umane forniscono di una attività, quella del nutrirsi, che solo la nostra specie, padrona del fuoco, ha introdotto nell’orizzonte della rappresentazione, senza la quale rimarrebbe cosa puramente animale. Dal libretto si apprende molto, anche, ad esempio che la tempura giapponese, ovvero quel fritto di verdure sminuzzatissime oggi di moda, ha un nome che deriva dal latino tempora, e ha a che fare coi missionari cattolici che nel Cinquecento tentarono l’evangelizzazione del Giappone. Durante i periodi dell’anno liturgico (tempora in latino) in cui ci si doveva limitare nel cibo, mangiando di magro, i Portoghesi preparavano verdure fritte impastellate. I Giapponesi copiarono la tecnica…
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