Ne Il tenente Sturm (Sturm, 1923, trad. it. A. Iadicicco, Guanda 2000) Ernst Jünger mostra bene come il senso dell’annullamento, e in particolare quello della propria destinazione al nulla, sia strettamente e originariamente connesso alla violenza scatenata. Come percezione, intendo, non certo come concetto filosofico. La morte di massa nel 1914-18 assume il carattere dell’annientamento, vi si attua un passaggio decisivo nella comprensione della guerra e della morte (che ciò non salvi da altre guerre è un dato pacifico).
L’esperienza del Fronte Occidentale nella Prima Guerra Mondiale ha carattere rivelativo ed iniziatico, ma ciò cui inizia, il sapere indicibile che comunica agli epopti, è il sapere del nulla. Trovo molto significativi i seguenti due passi. Nel primo Sturm fa il cecchino, e spara ad un soldato inglese. La cosa è normale, ovvero è normale, in guerra, che due che forse avrebbero qualcosa da comunicarsi e magari potrebbero essere…
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