Dalla questione De Initio non si uscirà mai. Penso che abbia ragione Eric Gans nel definire la religione cattiva cosmologia e buona antropologia. La religione infatti non illumina affatto il cos’è del mondo fisico, della sua costituzione non può dire nulla, ma illumina benissimo il significato profondo dei rapporti umani, soprattutto di quelli sociali, per i quali è nata. La questione principale è oggi quella della nascita dell’umano in quanto differente dall’animale. E in quanto segnato fin dall’inizio dalla violenza intraspecifica.
Si pensi a questo: la morte, l’argomento per eccellenza della riflessione e del dialogo (”tota philosophia commentatio mortis est”, scrive Cicerone, ovvero la filosofia è essenzialmente una meditazione della morte), oggi è evitata nel discorso di tutti, massime in Italia. Nascosta in un angolo, sottoposta a tabù. In Occidente essa è relegata nella fiction cinetelevisiva (dove per compensazione abbonda, insieme alla violenza) e negli ospedali, dove è amministrata tecnicamente…
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