I Tedeschi sono stati “…finora incapaci di far emergere gli orrori della guerra aerea nella coscienza collettiva attraverso raffigurazioni storiche o letterarie”. Questa, sintetizzata a p. 95, è la tesi centrale del libro di W.G. Sebald Storia naturale della distruzione (Luftkrieg und Literatur, 2001, trad. it. di A. Vigliani, Adelphi, Milano 2004). Un libro bellissimo, scritto da una persona che non distoglie lo sguardo, così che esso possa cogliere le altezze e le profondità, e la tragicità del quotidiano, e la significazione contenuta nei piccoli oggetti. Come alle pp. 76-77.
Del resto in Corsica, e precisamente nella chiesa di Morosaglia sovraccarica di polverosi ornamenti pseudobarocchi, ho visto ancora qualcos’altro, ovvero — mi sia consentita la digressione — il quadro appeso nella camera da letto dei miei genitori: un’oleografia raffigurante, sullo sfondo dell’orto del Getsemani illuminato dal fievole chiarore della luna, un Cristo di nazarena bellezza immerso nei suoi…
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