Il Decano di Lars Gustafsson (Dekanen, 2003, trad.it di C.G. Cima, Iperborea 2007) è un romanzo sul male e un romanzo di pensiero. Gustafsson, che ha insegnato “storia del pensiero europeo” per più di vent’anni nell’università di Austin in Texas, nei suoi libri affronta problemi esistenziali a partire da una meditazione continua delle grandi tematiche della filosofia e in generale della cultura dell’Occidente. La figura diabolica e misteriosa del Decano dell’università, sulla sua sedia a rotelle (ha combattuto nel Vietnam e vi è stato gravemente ferito dopo aver conosciuto l’ebbrezza della distruzione), che molto parla e ragiona, e diffonde il male intorno a sé, mi ha ricordato immediatamente il loquace Kurtz di Cuore di tenebra e di Apocalypse now. Ma qui il cuore di tenebra non è nel mezzo della selvaggia Africa nera o nella giungla indocinese, bensì da quest’ultima è stato trasferito nel centro della post-modernità occidentale. Il…
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