Un romanzo davvero ricco e robusto è il capolavoro di Laxness Gente indipendente (Sjálfstætt Fólk, 1934-35, trad. it. Iperborea, Milano 2004) la cui complessità di registri e di stratificazioni culturali deve aver fatto versare lacrime e sangue alla valorosa traduttrice Silvia Cosimini, che ringrazio per il piacere che mi ha dato la lettura. Vecchio frequentatore di Leopardi, ogni volta che sento nominare l’Islanda mi viene in mente quel celebre dialogo delle Operette morali.
Giustamente da Leopardi l’Islanda vi è posta come la terra meno adatta all’uomo, quella in cui la natura lo fa maggiormente patire, chiamandolo ad una lotta senza fine. E senza fine nel romanzo di Laxness è la lotta del poderoso allevatore di pecore e contadino Bjartur contro gli elementi naturali, dalla neve ai parassiti alle malattie degli animali, e contro gli umani, dentro e fuori la sua famiglia. Odia le novità Bjartur, e rimpiange i tempi…
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